FRANCIA – Parigi 14/02/2014. Il ministero della difesa francese avrebbe mentito sul fallout radioattivo del primo test nucleare della Francia avvenuto nel poligono di Reggane, nel deserto del Sahara, il 13 febbraio 1960.
La radioattività avrebbe raggiunto le coste spagnole e la Sicilia a nord e la Nigeria e la Repubblica Centrafricana, a sud , dimostrano documenti declassificati.
Una mappa pubblicata dal quotidiano Le Parisien mostra il fallout della bomba “Gerboise Bleue”, esplosa nel deserto algerino avrebbe raggiunto la Sicilia occidentale e la parte meridionale della Spagna 13 giorni dopo il test.
Nei documenti, declassificati nel 2013 per una causa legale intentata da dei veterani dei test nucleari francesi, l’esercito sostiene che i valori erano bassi ma esperto il quotidiano Le Parisien sostiene che «le norme all’epoca erano molto meno rigide rispetto ad oggi».
I documenti ammettono anche che livelli pericolosi di iodio131 e cesio137 furono registrati nella capitale del Ciad, N’Djamena, e ad Arak, vicino a Tamanrasset, nel sud dell’Algeria. Questi elementi radioattivi «provocano tumori o malattie cardio-vascolari» continua il giornale.
Gerboise Bleue (blu jerboa. Il jerboa è piccolo roditore del sahara mentre il blu è il colo francese) è stata la prima bomba nucleare testata dalla Francia, era quattro volte più potente della bomba sganciata dagli Stati Uniti su Hiroshima.
Tra il 1960 e il 1996, Parigi ha effettuato 210 test nucleari in Algeria e in Polinesia; il personale, presente durante i test, ha sofferto di cancro e di altre malattie e ha ingaggiato una lunga lotta legale per il risarcimento, ma solo un piccolo numero di casi è stato ritenuto valido.