La Francia espelle i propri jihadisti

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FRANCIA – Parigi 02/05/2014. Le autorità francesi hanno annunciato di aver arrestato, il primo maggio, un cittadino algerino sospettato di reclutare giovani musulmani francesi per la guerra civile siriana.

Si tratta del primo caso del genere da quando Parigi ha approvato una serie di misure per fermare il flusso di suoi cittadini verso quel teatro, riporta The Cairo Post. La Francia, strenuo oppositore del pr

esidente siriano Bashar al – Assad, ha messo in atto una serie di azioni per bloccare la radicalizzazione dei gruppi presenti nel suo territorio, da quando un uomo armato, ispirato dalla propaganda di al Qaeda, ha ucciso sette persone a Tolosa, nel marzo 2012. Al quarto anno di conflitto siriano, il governo francese è stato oggetto di critiche per non aver saputo fermare i suoi cittadini, alcuni di quindici anni, dal partecipare al conflitto siriano. Il ministro dell’Interno, Bernard Cazeneuve, ha annunciato in un comunicato che un uomo di 37 anni, residente in Francia dal 1980, era stato rimpatriato in Algeria la mattina del primo maggio. Nel comunicato si afferma che l’uomo era vicino ai gruppi radicali islamici implicati nel reclutamento per le reti jihadiste in Afghanistan e in Siria. «Questo jihadista è stato arrestato, assieme ad un gruppo di persone, dalle autorità turche in un autobus verso diretto in Siria», ha detto Cazeneuve, «Essendo stato restituito alle autorità francesi, è stato subito espulso». Ad aprile, Cazeneuve ha presentato circa venti misure per impedire l’arruolamento dei giovani francesi sulla falsa riga della legislazione britannica che impedisce ai minori di lasciare il paese senza il consenso dei genitori. La Francia ha la più grande popolazione musulmana in Europa, circa cinque milioni di cittadini. Ha conseguito una serie di successi nel prevenire attacchi terroristici grazie al suo impermeabile apparato di sicurezza e alle leggi anti-terrorismo più complesse d’Europa, che, a detta degli analisti, devono essere adattate al boom dei social media. Il 30 aprile, Cazeneuve aveva detto al parlamento che c’erano 285 cittadini francesi che combattevano in Siria assieme ai ribelli e che 120 erano in viaggio verso il fronte siriano; un dato in crescita del 75 per cento negli ultimi mesi. Circa 100 cittadini francesi ne sono già tornati e venticinque sono rimasti uccisi. «Il piano anti- jihadista prevede l’arresto immediato di qualsiasi cittadino straniero implicato nelle reti jihadiste», ha detto Cazeneuve «Si tratta di misure che saranno attuate nel pieno della loro efficacia».