FRANCIA. I servizi segreti scelgono strumenti USA: non hanno ancora una piattaforma dati autonoma

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Nonostante le controversie politiche e di sicurezza sull’uso della massiccia soluzione di elaborazione dati di Palantir, la DGSI, il Ministero francese della Sicurezza Nazionale, sta negoziando il rinnovo del suo contratto per tre anni. Nessuna alternativa francese sarebbe, in questa fase, veramente pronta. Nonostante le controversie sollevate dalla controversa società americana Palantir, il servizio di intelligence nazionale, Dgsi, rinnova il contratto di analisi dei dati per tre anni. «Il contratto firmato nel 2016 dopo gli attentati del novembre 2015 viene rinnovato per un periodo di tempo analogo», riportano Les Echos e L’Express. All’epoca, il contratto annunciato ammontava a circa dieci milioni di euro.

Il cluster di Data Intelligence Gicat, gruppo di industrie francesi della difesa terrestre e aerea e della sicurezza, che riunisce 26, grandi gruppi industriali e start-up francesi, per gestire l’elaborazione massiccia di Big Data nel mondo dell’intelligence, ha ammesso di non avere ancora un integratore francese in grado di assemblare tutte le soluzioni francesi sulla stessa piattaforma, 

Se l’obiettivo del cluster Gicat era quello di riunire esperti del settore, è il programma Artemis (Architecture for the processing and massive exploitation of multisource information), avviato dal ministero della Difesa di Parigi, che intende sostituire Palantir con sistemi francesi. Nel giugno 2019 sono stati selezionati due gruppi: Thales con Sopra Steria e Atos in associazione con Capgemini. Si ritiene che in trenta mesi, uno di questi due attori industriali dovrebbe essere selezionato per implementare, migliorare e supportare la piattaforma Artemis per il 2021.

I servizi segreti di altri paesi europei come la Danimarca e la Germania hanno fatto la scelta di Palantir dopo aver condotto un audit sull’accesso del gruppo statunitense ai suoi dati sensibili. In Francia, altri dipartimenti governativi hanno escluso Palantir, come il Drsd, responsabile del controspionaggio nel settore della difesa. 

Secondo Intelligence Online, ripreso dal quotidiano francese, il servizio di intelligence ha optato per due soluzioni israeliane: Briefcam per l’analisi video) e Cellebrite per i dispositivi mobili di estrazione dati.

Lucia Giannini