Primo nodo fiscale per Obama: Fiscal Cliff

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STATI UNITI – New York. Ancora in stallo il processo di risoluzione del problema del fiscal cliff, il taglio della spesa pubblica e degli incentivi fiscali dell’era Bush che rischia di scattare in automatico con il nuovo anno per bloccare la lievitazione del deficit statunitense. Gli esperti parlano di un precipizio fiscale da 536 miliardi di dollari altri esperti dicono 400.

 Il presidente Barack Obama ha presentato una proposta, ritenuta da molti non percorribile, che comporterebbe nuovi introiti per 1600 miliardi di dollari e limiterebbe i tagli della spesa pubblica automatici previsti eventualmente dal “burrone fiscale” a meno di 400 miliardi di dollari. Il repubblicano John Boenher, presidente della Camera dei deputati degli Stati Uniti, ha definito “non seria” la proposta avanzata senza però proporre alternative precise. Se non si trova una soluzione sui contribuenti penderà una spada di damocle dal valore di 3500 dollari (all’anno). Una pressione fiscale che davvero nessuno vuole, visto che l’economia USA sta tirando il fiato ora.  A quel punto la soluzione potrebbe, come al solito arrivare dalla Fed, una bella iniezione di liquidità sul mercato QE3.