FINANZA. Covid e strette fiscali cinesi preoccupano i mercati asiatici

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I principali mercati asiatici si sono stabilizzati il 17 settembre, mentre gli investitori hanno arrancato fino al fine settimana dopo alcuni giorni pesanti, con la fiducia colpita sia dalla variante Delta, sia dalle misure di regolamentazione cinesi, che dai dati economici deludenti e dalle tensioni geopolitiche in corso.

I guadagni minori sono arrivati dopo un’altra tiepida guida di Wall Street, che è stata tirata tra le vendite al dettaglio Usa migliori del previsto e una lettura sopra le previsioni sulle richieste di lavoro. Questi dati non sono stati sufficienti a fornire indicazioni su quando la Federal Reserve potrebbe iniziare a ridurre la sua politica monetaria ultra-allentata che è stata la chiave per un rally economico e azionario globale per più di un anno.

L’obiettivo principale per gli investitori asiatici è ora la riunione politica della banca Usa in settimana, dove potrebbe dire quanto e per quanto tempo ridurrà il vasto programma di acquisto di obbligazioni.

Gli occhi sono anche puntati sul progresso delle infrastrutture multimiliardarie di Joe Biden e sui piani di spesa sociale, che stanno aprendosi la strada attraverso il Congresso. Allo stesso tempo, i legislatori Usa devono ancora trovare un accordo sull’innalzamento del tetto del debito, mettendo in gioco la possibilità di un catastrofico default degli Stati Uniti.

Tutto questo avviene sullo sfondo della mutazione Delta del Covid, altamente trasmissibile, che ha fatto aumentare le infezioni in tutto il mondo e ha costretto diversi paesi a reimporre chiusure e altre misure di contenimento.

Tra questi c’è la Cina, dove un nuovo focolaio ha spaventato i mercati poche settimane dopo che i funzionari sembravano averne portato un altro sotto controllo. La nuova esplosione ha portato alle preoccupazioni che l’economia numero due del mondo e il motore chiave della crescita mondiale, che era già in sofferenza, potrebbe soffrire ulteriormente.

L’ultima settimana è stata particolarmente negativa per Hong Kong, dove le aziende tecnologiche sono cadute a causa di una maggiore supervisione normativa e i casinò di Macao sono stati colpiti dai piani di una nuova stretta e del governo.

Alcuni dei più grandi nomi dell’industria del gioco d’azzardo – tra cui Sands e Wynn – sono stati colpiti dalle proposte del governo di Macao di stringere la morsa sul settore, cancellando miliardi di dollari dal loro valore per la preoccupazione che un’epoca d’oro di creazione di denaro possa essere finita. Tuttavia, Hong Kong ha goduto di un guadagno il fine settimana, e così anche Shanghai, Seoul, Wellington, Mumbai, Manila e Jakarta. Tuttavia, Sydney, Singapore, Manila e Bangkok sono scesi.

Tokyo ha ripreso la sua recente tendenza al rialzo mentre il partito liberal democratico ha iniziato le elezioni interne per la leadership che determinerà il prossimo primo Ministro del Giappone, con la speranza che il vincitore farà passare un nuovo massiccio pacchetto di stimoli.

Il consenso generale è che l’economia mondiale alla fine rimbalzerà dalla crisi pandemica, e le azioni estenderanno i guadagni di quest’anno, ma alcuni osservatori stanno diventando cauti sull’entità del rimbalzo.

Maddalena Ingrao