FILIPPINE. Tsahal addestra i soldati di Manila

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Per la prima volta, l’esercito israeliano ha fornito addestramento alle Forze Armate delle Filippine nella lotta contro i separatisti e i terroristi legati allo Stato islamico. L’addestramento bilaterale aggiunge una nuova e potenzialmente controversa dimensione a un rapporto militare che finora si è limitato alla vendita di armi e alla condivisione di informazioni sugli estremisti musulmani.

Come riporta Asia Times, anche se il rapporto strategico è in gran parte e nominalmente definito dalla lotta al terrorismo, le crescenti vendite di hardware sofisticato, compresi i sistemi missilistici avanzati, nelle Filippine, hanno fatto alzare anche le antenne in Cina. Gli addestratori di Tsahal erano nella capitale Manila, ma la loro presenza militare ha rischiato di alienare una parte della popolazione musulmana del paese, quasi il 6% della popolazione musulmana che vive per lo più nel sud della nazione, compresa l’isola di Mindanao. Per smorzare qualsiasi controversia, solo una decina di soldati della Forza di difesa israeliana, Idf, hanno addestrato 180 soldati dell’esercito filippino che ora sono qualificati per trasmettere queste lezioni ad altri soldati.

L’Anti-Terrorism Trainer’s Training, Cttt, organizzato tra il 26 giugno e il 4 luglio, si è concentrato su come combattere un’insurrezione nelle aree urbane e rurali, anche attraverso l’uso di tecnologie come quella fornita dai droni. Le relazioni bilaterali sono diventate più forti e personali durante il mandato del primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu e del Presidente filippino Rodrigo Duterte, legami che hanno anche facilitato il commercio di armi.

L’aeronautica militare filippina prevede di procurarsi milioni di dollari di missili Spyder della Rafael Advanced Defense Systems, e droni Hermes. Lo Spyder è un sistema missilistico di basso livello a reazione rapida in grado di innestarsi in aerei, elicotteri, veicoli aerei senza pilota, droni e munizioni a guida di precisione.

Il drone Hermes, uno dei più utilizzati in tutto il mondo, è progettato per missioni tattiche con opzioni di carico utile che includono la raccolta di informazioni elettroniche e la guerra elettronica. Queste armi rafforzeranno i precedenti acquisti di droni, radar e 100 veicoli corazzati israeliani da parte di Manila.

L’esercitazione israelo-filippina e le vendite di armi, etichettati specificamente per combattere il terrorismo, miglioreranno, di fatto,  in modo significativo anche le capacità di difesa delle Filippine, in teatri di mare come il Mar Cinese Meridionale. Durante una visita di quattro giorni in Israele nel settembre 2018, Duterte ha ringraziato Netanyahu per aver contribuito a porre fine all’assedio dei Marawi che «avrebbe potuto trascinarsi a lungo, se non fosse stato per l’equipaggiamento sostanziale e cruciale» di Israele.

Il rapporto tra le due nazioni è di lunga data: Israele ha ripetutamente elogiato le Filippine per aver ospitato più di 1.300 rifugiati ebrei provenienti dalla Germania e dall’Austria durante l’Olocausto, ed essere stata l’unica nazione asiatica a votare per il Piano di divisione dell’Onu per la Palestina nel 1947 prima di stabilire relazioni diplomatiche nel 1957. Come risultato, Israele permette ai turisti filippini di entrare nel paese  per 90 giorni senza visto.

Lucia Giannini