Effetto Duterte a Manila

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FILIPPINE – Manila 15/07/2016. Sono almeno 8.800 i tossicodipendenti controllati a Manila, e 37,7 milioni di dollari il valore degli stupefacenti sequestrati nei primi 12 giorni di mandato del nuovo presidente delle Filippine Rodrigo Duterte.

Lo riporta un comunicato della polizia filippina. Le forze di sicurezza hanno fatto irruzione oltre 12mila case di presunti tossicodipendenti, arrestandone 362, come parte della campagna antidroga lanciata da Duterte, che ha giurato il 30 giugno, riporta il comunicato Polizia nazionale della Regione Capitale, o Ncrpo. Inoltre, riporta il quotidiano Philstar, 43 presunti trafficanti di droga sono stati arrestati e sono stati sequestrati 300 chili di shabu, una metanfetamina molto dannosa il cui uso è molto diffuso nelle Filippine. La Ncrpo, prosegue il quotidiano lamentando uno scarso rispetto dei diritti umani, rispetta i diritti umani degli arrestati o fermati, e ha dato il via ad un programma di orientamento apposito per gli agenti. La Ncrpo intende rendere Metro Manila il posto più sicuro per vivere, lavorare e fare attività commerciali, prosegue il giornale. La repressione attuata dalle forze di sicurezza fa parte del piano antidroga promesso da Duterte durante la sua campagna elettorale, quando ha più volte promesso di uccidere migliaia di tossicodipendenti, spacciatori e criminali per abbattere i tassi di criminalità nel paese. Nel frattempo, la polizia è stata oggetto di pesanti critiche nelle ultime settimane per il crescente numero di morti sospette di spacciatori di droga, il quotidiano Inquirer afferma che 183 criminali sono stati uccisi in operazioni anti-droga dal 10 maggio, il giorno dopo le elezioni presidenziali del paese.