FILIPPINE. Colpito lo Stato Islamico a Sulu: distrutta una cellula Daesh

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L’esercito filippino ha ucciso un egiziano, probabile attentatore suicida, e due jihadisti locali di Abu Sayyaf il 16 aprile in una operazione tesa a sventare ulteriori azioni dei terroristi dello Stato Islamico. L’esercito ha abbattuto i tre militanti in uno scontro a fuoco di 10 minuti la sera del venerdì vicino a un villaggio dell’entroterra della città montuosa di Patikul, nella provincia meridionale di Sulu. Hanno anche recuperato tre fucili d’assalto e munizioni.

Stando a Ap, i militari non hanno indicato come i tre siano stati rintracciati, ma il generale Cirilito Sobejana ha suggerito che i soldati siano stati aiutati dagli abitanti del villaggio: «Il sostegno del pubblico nelle nostre operazioni di pace e sicurezza è molto, molto necessario», ha detto Sobejana. L’egiziano, che è stato identificato dai militari solo come Yusop, era il figlio di una militante egiziana, Siti Aisyah, che morì quando fece esplodere una bomba e fu colpita dai soldati due anni fa al cancello di un distaccamento dell’esercito nella città di Indanan a Sulu. Il suo patrigno egiziano è stato ucciso in uno scontro a fuoco a un posto di blocco militare a Indanan, sempre nel 2019, hanno detto i militari.

Il generale dell’esercito William Gonzales ha detto senza dare dettagli che l’uccisione dell’egiziano avrebbe tagliato il sostegno finanziario straniero ad Abu Sayyaf.

Oltre a Yusop, le truppe filippine hanno anche ucciso il sospetto fabbricante di bombe Abu Khattab Jundullah e un altro militante non ancora identificato.

Appartenevano a una fazione di Abu Sayyaf guidata da Mudzrimar Sawadjaan, che è stato incolpato di una serie di attacchi suicidi, compresi gli attentati del gennaio 2019 da parte di una coppia di militanti indonesiani di una chiesa cattolica nella città di Jolo a Sulu che ha ucciso 20 persone e ferito più di 100 altri.

Gonzales ha detto che le truppe stavano dando la caccia ai militanti rimanenti e ha espresso ottimismo sul fatto che Sawadjaan, uno dei comandanti di Abu Sayyaf più ricercati, «incontrerà presto la sua fine».

Tommaso Dal Passo