La FED richiama la politica: favorite l’occupazione

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STATI UNITI – Ann Arbor. Non finiscono gli allarmi finanziari provenienti dagli USA. Dopo aver scongiurato il fiscal cliff, ma in realtà non è detto, ieri il Presidente della Federal Reserve Ben S. Bernanke ha detto che la FED, la banca centrale, sta valutando i potenziali costi degli acquisti mensili di titoli obbligazionari, fino ad ora arrivati a 85 miliardi di dollari, peccato però che fino a qualche mese fa andava dicendo che un atteggiamento poco ortodosso (acquistare i titoli obbligazionari) rafforza l’economia.

 

«Fino ad ora» ha detto il numero uno della FED, ieri, presso l’Università del Michigan Gerald R. Ford School of Public Policy a Ann Arbor «abbiamo pensato di ottenere un certo effetto attraverso l’acquisto di titoli obbligazionari, considerandolo una specie di anticipo». «Abbiamo intenzione di continuare a valutarne l’efficacia, è possibile che nel tempo la situazione cambi e che l’impatto di questi strumenti possa, debba, variare». Come a dire che questo strumento di salvaguardia dell’economia USA non può durare in eterno anche perché gli effetti oltre una certa soglia potrebbero essere contrari alla causa messa: la ripresa economica.

Il Federal Open Market Committee il mese scorso ha deciso di aggiungere 45 miliardi di dollari di acquisti mensili di titoli del Tesoro degli Stati Uniti, decisione che si colloca nel programma di acquisto di 40 miliardi di dollari di titoli garantiti da ipoteca ogni mese.

Il comitato dell’istituito non ha posto alcun limite per la dimensione o la durata degli acquisti di obbligazioni. Ma all’interno dello stessocomitato non la pensano tutti allo stesso modo, “diversi” membri FOMC, infatti, l’ 11-12 dicembre scorso hanno fatto mettere a verbale che «sarebbe probabilmente opportuno rallentare o smettere di acquistare ben prima della fine del 2013». Gli stessi economisti americani ritengono gli USA ancora in zona pericolo. E che le nuove operazioni sul mercato si fanno basandosi oramai sui minuti e non sui mesi o anni. Tutti guardano agli Stati Uniti alla sua ripresa economica che dovrebbe partire dal mondo del lavoro, a chiedere una politica per il lavoro la stessa FED. La finanza, sostengono i funzionari FED, non potrà di certo risollevare le sorti dell’economia se non riparte l’occupazione. Il Presidente della filiale di Atlanta, Dennis Lockhart, ha detto che, mentre lui ha sostenuto fino ad ora gli acquisti di obbligazioni, l’ulteriore espansione di uno stimolo record potrebbe complicare la contrazione finale del bilancio. «Open-ended non significa senza limite», ha detto in un discorso ad Atlanta.

Nella dichiarazione del mese scorso, il FOMC ha detto che manterrà i tassi vicino allo zero fino a quando il tasso di disoccupazione è al di sopra del 6,5 per cento e l’inflazione si prevede un 2,5 per cento o meno. I tassi resteranno bassi fino alla metà del 2015. Bernanke ha detto che il tasso di disoccupazione al 7,8 per cento della nazione nel mese di dicembre «non è una situazione accettabile» soprattutto quando il 40 per cento dei disoccupati non ha lavorato negli ultimi sei mesi.

Nella consueta conferenza di Fine anno, lo scorso dicembre, Bernanke aveva detto che il sostegno finanziario era necessario in funzione dello stimolo all’economia e per la ripresa economica ma questo non sta avvenendo non solo, la FED sta acquistando molto, la scorsa settimana ha prese 2.930 miliardi di titoli. Quindi il rischio di avvitamento non è così peregrino. Anche perché, sempre secondo la FED, affinché l’ingranaggio del gigante malato cominci a girare bisogna che la disoccupazione sia intorno al 5,2% e l’inflazione non più alta del 2%. Dati molto lontani dalla realtà. Ma a quanto pare a problemi antichi non c’è una nuova soluzione, ma solo una vecchia: aumentare il debito pubblico, cosa che Bernanke ha consigliato al Congresso in modo da «pagare i nostri debiti». Ma gli Stati Uniti hanno già raggiunto il limite legale di 16.400 miliardi di dollari di debito al 31 dicembre 2012 e il Dipartimento del Tesoro ha iniziato ad usare misure straordinarie per il finanziamento del governo. Il segretario al Tesoro Timothy F. Geithner ha detto ieri gli Stati Uniti dovrebbero chiudere la straordinarietà il 15 febbraio.