Banche USA spremono la Fed

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USA – Washington. La grande liquidità che la Federal Reserve immette sul mercato statunitense sta generando un mostro finanziario senza soldi. Secondo uno studio di Bloomberg, la banca centrale statunitense potrebbe pagare già nel 2015 più di 77 miliardi di dollari all’anno in interessi sulle riserve di liquidità in eccesso che detiene per le banche commerciali a seconda dei tassi di interesse. 

 

Secondo i calcoli di Bloomberg sulla base dei dati della Fed. La banca centrale ha già pagato più di 13 miliardi di dollari dal 2008, quando il Congresso ha autorizzato interessi sui saldi di riserva, clausola inserita nella legislazione di salvataggio del sistema finanziario – bancario statunitense. 

Il gioco finanziario è semplice, la Federal Reserve guadagna interessi sui suoi titoli obbligazionari e, dopo aver coperto le spese di gestione, restituisce l’eccesso al ministero del Tesoro degli Stati Uniti. Il tasso è attualmente di 25 punti base, o 0,25 per cento. L’idea è che quando si dovrà stringere sulla politica monetaria, la Fed aumenterà i tassi di interesse in tutto il sistema finanziario. Sì perché l’importo che la banca centrale paga sulle riserve in eccesso aumenta al tempo stesso gli oneri finanziari per il Tesoro degli Stati Uniti, ma a quanto pare l’aumento dei tassi di interesse non piace al Congresso, ha riferito a Bloomberg Stephen Stanley, il capo economista per Pierpont Securities LLC a Stamford, Connecticut.

«Le implicazioni di bilancio della normalizzazione della politica della Fed saranno enormi», ha detto Stanley. «Avere così tanti miliardi di dollari da pagare per riserve in eccesso è solo un elemento del più ampio problema che la Fed ha». 

Pagare maggiori interessi sulle riserve significa spremere come un limone il bilancio della Stessa Fed. Da tempo nelle sedi della Fed si parla di «strategie di uscita» ma ancora in merito non c’è stata nessuna importante decisione. 

Nei cinque anni precedenti la crisi, le riserve bancarie in eccesso erano in media 1,7 miliardi dollari, il totale è ora 1.700 miliardi dollari, perché la Fed ha creato riserve per finanziare i suoi programmi di acquisto di asset, noti come quantitative easing.

Tali programmi hanno spinto il bilancio della banca centrale a un record di 3.200 miliardi dollari. Gli economisti, in un sondaggio Bloomberg hanno previsto che si arriverà 4.000 miliardi dollari entro il 31 dicembre, prima che termini l’ultima fase del QE. Che avrebbe spinto le riserve in eccesso a 2,5 trilioni di dollari.

L’anno scorso, i funzionari della Fed hanno cominciato a fare previsioni su quando si inizierà ad aumentare il target sul tasso di riferimento dei fondi federali per i prestiti overnight tra le banche, che hanno tagliato quasi a zero nel dicembre 2008. Diciotto dei diciannove responsabili politici si aspettano che il tasso obiettivo rimarrà al livello attuale fino alla fine di quest’anno.

La dimensione dei pagamenti che la Fed sta facendo sta generando critiche da più parti. «In sostanza la Fed ha pagato alle banche 4.000 milioni dollari l’anno scorso, ogni americano ha pagato per queste operazioni 12 dollari» ha detto David Howden, professore di economia presso il campus della Saint Louis University di Madrid.

William C. Dudley, presidente della Fed di New York, ha detto che i pagamenti di interessi sulle riserve in eccesso «non sono un sussidio per le banche» anche se al momento lo sembrano proprio.