EUROVISION. Israele nel mirino

72
Screenshot

Tutto è pronto per la finale dell’Eurovision Song Contest, ESC, l’evento non sportivo più visto e seguito al mondo. Quest’edizione, la 69ª dell’annuale concorso canoro, si tiene a Basilea in Svizzera, data la loro vittoria nella passata edizione, la terza in totale per il paese nella storia della kermesse. Si sono già svolte le due seminali in cui tutti i paesi partecipanti, 37 si sono esibiti e attraverso il televoto gli spettatori hanno potuto scegliere i finalisti, 20, a cui si aggiungono i cinque già diritto in finale (Italia, Spagna, Francia, Germania, Regno Unito), oltre alla nazione ospitante. Dopo l’anno scorso in cui la manifestazione canora ha generato polemiche e discussioni infinite, dovute in primis a questioni politiche ma anche alla contestata squalifica in corso del rappresentante dei Paesi Bassi, gli organizzatori hanno cercato di evitarle quest’anno apportando anche modifiche al regolamento e indicazioni ai partecipanti. La partecipazione di Israele però rimane nel mirino delle critiche. Fra le novità dei Paesi che prendono parte alla gara presso la St. Jakobshalle Arena, il ritorno del Montenegro e l’assenza della Moldavia.

Il regolamento prevede che non si portino messaggio politici sul palco o testi volgari in nessuna lingua, tant’è che alla cantante di Malta è stato chiesto dall’European Broadcasting Union, EBU, di modificare la canzone in maltese sia il titolo che il testo di “Kant” in quanto si avvicinava tantissimo come assonanza ad un insulto in inglese, trasformando il suo pezzo in “Serving”. Un caso simile si era verificato l’anno scorso quando l’EBU aveva chiesto alla concorrente israeliana di modificare il titolo della canzone, poiché l’originale, “October Rain”, faceva riferimento al massacro compiuto da Hamas il 7 ottobre 2023. A parte questo caso, non sembrano esserci episodi al centro delle polemiche, almeno durante l’avvicinarsi alla Gran Finale del 17 maggio.

Sebbene il motto ufficiale dell’Eurovision sia “United by Music” le norme per i partecipanti sono più rigide quest’anno, in particolar modo la politica delle bandiere che sta causando qualche agitazione fra i fans. Infatti, le bandiere ucraina, palestinese e LGBTQ+ sono vietate come ricordano i media danesi già ad aprile, o meglio i rappresentanti di ciascuno dei 37 paesi dovranno esibirsi ed utilizzare solo la propria bandiera ufficiale, mentre contrariamente al 2024 il pubblico ed i fan potranno portare, esibire e sventolare tutte le tipologie di bandiere inclusa quella della Palestina, bandita dall’arena a Malmo in Svezia. Sempre ad aprile l’israeliano Channel 12 affermava che a causa della guerra a Gaza la Spagna aveva chiesto di escludere Israele dalla competizione.

La presenza di Israele a Basilea non è passata inosservata, anzi ha riacceso le polemiche ed è stato un grande punto di controversia con chi accusa EBU di doppi standard visto che dal 2022 la Russia è esclusa a causa della guerra in Ucraina, mentre ad Israele è consentito prendere parte. Oltre 70 ex concorrenti di Eurovision di diversi Paesi avevano chiesto, attraverso una lettera aperta a pochi giorni dall’inizio della kermesse, l’espulsione dell’emittente israeliana Kan dall’EBU, infiammando ancora di più il dibattito politico e culturale sul ruolo di Israele nel concorso canoro. In risposta EBU ha dichiarato di riconoscere pienamente le preoccupazioni internazionali associate al conflitto in Medio Oriente e di essere in contatto costante con le delegazioni, ma non erano emersi segnali di voler rivedere la sua decisione. Inoltre, nella secondo semifinale, dove si è esibita Yuval Raphel, la cantante che rappresenta proprio Israele e sopravvissuta all’attacco al festival musicale Supernova del 7 ottobre 2023 perpetrato da Hamas, sui social media si accusa la trasmissione televisiva di aver censurato in maniera molto evidente i “boo” provenienti dal pubblico in Arena dopo la sua esibizione. Nonostante ciò si è qualificata grazie al solo televoto per la finale. Questo fa da contrasto perché gli Israeliani non possono votare per loro stesso quindi ha ottenuto ampi consensi negli altri paesi che si sono esibiti nella semifinale.

La finale riserverà altre sorprese?

Paolo Romano

Segui i nostri aggiornamenti su Spigolature geopolitiche: https://t.me/agc_NW e sul nostro blog Le Spigolature di AGCNEWS: https://spigolatureagcnews.blogspot.com/