Sono state molte e diversificate le informazioni che arrivano dallo Sham e tutte di entità diverse anche se con una coerenza di fondo. Innanzitutto sono stati pubblicati regolarmente i bollettini dello Stato Islamico.
Sono poi aumentati i canali che si occupano di “dottrina dello stato-religioso islamico”, addirittura ci sono canali che danno consigli matrimoniali su come comportarsi con le mogli. Per ISIS dunque è arrivato il momento di applicare la Sharia in ogni luogo in cui esistono degli affiliati e di cominciare quel progetto ambizioso di cambiare le menti e la cultura dell’Occidente. Un altro esempio in tal senso è la refutazione ad opera dello stesso al Baghdadi sul fatto che lo Stato di ISIS è Islamico e non è Kharigita.
ISIS ha dato vita a 360 gradi a quello che potremmo definire: il processo di indottrinamento delle masse, nel senso weberiano del termine. Una volta che on line tutti parleranno la stessa lingua coranica, che è quella di ISIS, nessun altro verbo sunnita avrà presa e a quel punto distinguere il “giusto” Islam da quello “terroristico” sarà impossibile.
Nel fare questo ISIS ha gioco facile, l’Occidente non conosce l’Islam, figuriamoci quello religioso, eppure in Europa i musulmani sono tantissimi. Non solo le elìte musulmane-religiose italiane e europee sono troppo deboli per contrastare sui social il progetto di “ISISzazione” del mondo musulmano europeo. Tra le notizie di “aggiornamento”, si è affermato sui canali telegram che il comunicato sui libri proibiti nello Stato Islamico, girato molto nella rete in settimana, è in realtà un falso. Molte sono state le immagini grafiche che promuovendo canali rispolverano testi nati per il “jihadismo fai da te”. E, sempre a proposito di grafiche, ne è stata postata una contro Gerusalemme (nella foto) che, anche in questo caso, segue una comunicazione che si è intensificata nell’ultimo mese via social con dei video editi da Al Battar Media Foundation contro Hamas e i loro alleati (Israele).
Redazione
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