La Croazia ha collocato con successo due eurobond sui mercati internazionali il 25 febbraio, ha dichiarato il ministero delle finanze in un comunicato del 26 febbraio. L’emissione croata ha seguito rapidamente l’eurobond della Serbia, che ha approfittato delle condizioni ancora favorevoli sul mercato finanziario internazionale e ha emesso per la prima volta sul mercato internazionale dei capitali titoli di stato a 12 anni denominati in euro per un importo di 1 miliardo di euro il 24 febbraio, ha annunciato il ministero delle Finanze serbo sul suo sito web, ripreso da BneIntellinews.
«Questo è stato anche l’eurobond di più lunga durata della Croazia fino ad oggi, dato che Zagabria ha venduto un eurobond di 20 anni del valore di 1 miliardo di euro con una cedola annuale dell’1,75% e un rendimento dell’1,788%, con scadenza nel 2041», ha detto il ministero delle Finanze. Il governo ha anche collocato un’emissione di eurobond di 12 anni da 1 miliardo di euro con una cedola annuale dell’1,125% e un rendimento dell’1,257%. L’obbligazione scade nel 2033. La domanda è stata alta, 6,4 miliardi di euro per le due tranche.
I fondi raccolti dai due Eurobond saranno utilizzati per il rifinanziamento di un altro Eurobond, che scade a marzo e vale 1,5 miliardi di dollari. Questa obbligazione ha una cedola annuale del 6,375%. La Croazia ha stimato che, grazie alla cedola molto più bassa delle nuove emissioni, risparmierà oltre 460 milioni di kune all’anno.
Nel frattempo, il ministero delle Finanze della Serbia ha aggiunto che il denaro raccolto sarà usato per ripagare “alcuni vecchi e costosi debiti”. A causa della grande domanda, che ha raggiunto i 3,5 miliardi di euro, il governo serbo è riuscito a ridurre il tasso d’interesse iniziale di 35 punti base ed emettere obbligazioni ad un tasso di rendimento dell’1,920% e un tasso di cedola dell’1,65%, con una scadenza di 12 anni.
Questo successo è stato aiutato anche dalla notizia che le obbligazioni in dinari saranno incluse nell’indice Gbi-Em Global Diversified, che è un indice di riferimento per le obbligazioni emesse in valuta locale dei paesi in via di sviluppo. L’indice includerà tre emissioni di obbligazioni in dinari, con scadenza originale di sette, dieci e 12 anni e mezzo e che scadranno nel 2026, 2028 e 2032.
Antonio Albanese