ESTONIA. La vera minaccia è Mosca, conferma l’intelligence di Tallinn

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L’intelligence estera estone dice che la probabilità di un attacco militare dalla vicina Russia rimane bassa, ma che qualsiasi confronto tra la Russia e l’Occidente potrebbe rapidamente trasformarsi in «una situazione di minaccia per l’Estonia, la Lettonia e la Lituania».

Il direttore del Välisluureamet, Mikk Marran, ha detto il 12 febbraio che mentre Mosca vuole astenersi da un conflitto con la Nato, può optare per «un’offensiva militare preventiva» nella regione baltica se prevede un’escalation di un conflitto «anche se questo avviene in un’altra regione (…) La principale minaccia per la sicurezza dell’Estonia nel 2020 è la Russia. Questa minaccia non è cambiata come non è cambiata la Russia», ha detto Marran, ripreso da Abc, dopo la presentazione della revisione annuale dell’agenzia a Tallinn.

«Il regime di Putin rimane al potere e continua la sua lotta contro l’ordine mondiale democratico, compresa l’Estonia e i nostri alleati Nato. Quasi tutte le minacce alla sicurezza dell’Estonia derivano dalle attività della Russia», ha detto Marran.

Il rapporto di 82 pagine dice che il crescente dispiegamento di armi da parte di Mosca lungo i confini dell’Estonia e dei suoi vicini Lettonia e Lituania, le «operazioni coperte di influenza» fatte da Mosca e le sue manovre militari in stile Guerra Fredda stanno destabilizzando la regione del Mar Baltico; regione che ospita nove nazioni europee.

Le forze armate russe hanno dispiegato missili balistici Iskander a corto raggio a circa 120 chilometri dal confine estone e a soli 45 chilometri dal confine lituano, ha osservato l’agenzia d’intelligence. Estonia, Lettonia e Lituania sono membri della Nato dal 2004.

Circa 18.000 soldati russi di terra e forze aeree sono attualmente stazionate vicino alle zone di confine con l’Estonia e la Lettonia, con una notevole quantità di equipaggiamento offensivo che da alla Russia una «supremazia assoluta» in termini militari contro le forze Nato nella regione baltica, secondo le stime del Välisluureamet. I rapporti di Mosca con Tallinn, Riga e Vilnius sono rimasti gelidi per quasi 30 anni dall’indipendenza delle nazioni baltiche dopo il crollo dell’Unione Sovietica. 

L’Estonia e la Lettonia hanno entrambe notevoli minoranze etniche russe, mentre la Lituania ha una popolazione etnico-russa più piccola.

Anna Lotti