Estate di violenza nel Nord Caucaso

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Il Nord del Caucaso, regione caratterizzata da frazionamento politico e da instabilità, ha visto una escalation di violenza durante questa estate coinvolgendo 75 persone se si prende in considerazione il periodo di tempo che va dal 16 luglio al 5 agosto.

Negli ultimi 20 giorni circa il Caucaso del Nord è stato protagonista di una serie di attacchi e di operazioni speciali che hanno causato la morte di 48 persone ed il ferimento di altre 27. Delle 48 persone morte 15 sono agenti delle forze di polizia, 28 esponenti delle forze armate irregolari (IAFs) e 5 civili.

Nella settimana che va dal 16 al 22 luglio 12 persone persero la vita ed altre 9 furono ferite duranti gli attacchi provocati dal continuo conflitto armato esistente nella regione. Tra i morti figuravano 5 militari, 3 nella Repubblica di Kabardino-Balkaria e 2 in Inguscezia, e 7 militanti delle IAFs, 6 in Daghestan e uno in Kabardino-Balkaria. A questi si devono aggiungere 8 feriti tra le forze dell’ordine ed uno tra i civili. 

La settimana dal 22 al 29 luglio ha visto 36 persone coinvolte in scontri o attentati, di cui 25 persero la vita e 11 furono ferite. Tra i morti figuravano 6 agenti, 4 in Daghestan, uno in Karachay-Cherkessia ed uno in Inguscezia, e 15e esponenti delle IAFs, 10 in Daghestan, 3 in Inguscezia e 2 in Kabardino-Balkaria. Alle vittime si devono aggiungere 4 civili, 3 morti in Daghestan ed uno in Inguscezia. La violenza e le continue tensioni nell’area hanno prodotto anche 7 agenti e 4 civili feriti.

Nel periodo che va dal 30 luglio al 5 agosto 18 persone sono state coinvolte in scontri o attentati nel Caucaso del Nord, di cui 11 sono morte e 7 sono state ferite.
Tra le morti figurano 4 agenti in Daghestan, 6 esponenti delle IAFs, 5 in Daghestan e uno in Cecenia, ed un civile mentre le persone ferite sono tutte appartenenti alle forze di polizia di stanza in Daghestan.