L’eroina afgana inonda la Russia

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RUSSIA – Mosca 19/08/2014. La produzione di eroina in Afghanistan dovrebbe raggiungere volumi record nel 2014.

A darne l’annuncio, il direttore del Servizio federale russo antidroga (Fskn), Victor Ivanov, il 19 agosto. «Quest’anno ci aspettiamo un volume record di produzione di droga, con la superficie coltivata arrivata a 250mila ettari», ha detto Ivanov.
Secondo il direttore, una superficie di simili dimensioni può produrre da 700 a 800 tonnellate di eroina; nel 2013, la superficie coltivata a papavero da oppio era di 150mila ettari. Si ritiene che l’Afghanistan produca fino a 150 miliardi di singole dosi all’anno, 21 volte la popolazione mondiale. L’Afghanistan è, infatti, il maggior produttore di eroina al mondo; dal paese centroasiatico, la droga viaggia lungo la cosiddetta “Rotta nord” attraverso l’Asia centrale per raggiungere il mercato dell’eroina della Russia, il cui valore stimato è di 6 miliardi di dollari. Nel mese di luglio 2014, il servizio federale antidroga aveva denunciato la crescente «pressione dell’eroina» sulla Russia. All’inizio del 2014, l’antinarcotici russa e le forze di sicurezza afgane hanno effettuato operazioni congiunte tese a combattere il traffico di droga nella regione di confine; inoltre la Russia ha anche collaborato con la Nato nella lotta contro il traffico di droga attraverso la formazione delle unità antidroga della polizia afgana.
Nel febbraio 2014, il Crmlino aveva ammesso che circa un terzo dell’eroina prodotta in Afghanistan entrava nel paese, per restarvi, utilizzata dal mercato interno, oppure vi transitava diretta verso altre destinazioni, tra cui quelle europee. In quell’occasione, Zamir Kabulov, inviato presidenziale russo in Afghanistan ed ex ambasciatore russo in Afghanistan, in una intervista radiofonica a Ekho Moskvy, lamentava che le truppe sia quelle statunitensi che quelle Isaf di stanza nel paese dell’Asia centrale, non stavano facendo abbastanza per combattere il traffico di droga.
«Gli americani trovano delle scuse, dicendo che la lotta alla droga non rientra nel mandato delle Nazioni Unite, ma in Colombia agiscono in modo diverso, dal momento che la cocaina colombiana va verso gli Stati Uniti, mentre solo circa il 4-5 per cento dell’eroina afgana arriva sul mercato nero degli Stati Uniti», aveva detto Kabulov.
Secondo il rapporto dell’Unodc, pubblicato alla fine del 2013, la superficie coltivata a papavero da oppio in Afghanistan è aumentata un terzo (209mila ettari), circa il 74 per cento di tutti gli oppiacei illeciti sul mercato mondiale nel 2012. La Russia detiene il primo posto a livello mondiale per numero pro capite di eroinomani: si ritiene che ci siano 8,5 milioni di tossicomani nella Federazione russa, quasi il sei per cento della popolazione totale, stando ad uno studio del governo uscito nel 2013, e si pensa che il 90 per cento di loro siano dipendenti dall’eroina.
Inoltre, circa 30mila russi muoiono per overdose di eroina ogni anno, secondo le statistiche ufficiali di Mosca, che ha ripetutamente espresso le sue preoccupazioni per un aumento del terrorismo e del traffico di droga proveniente dall’Afghanistan dopo che le truppe Isaf lasceranno il paese entro la fine del 2014.