ENERGIA. Nonostante le sanzioni, Nord Stream 2 va avanti

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Gli Stati Uniti hanno sanzionato la Russia per il suo gasdotto Nord Stream 2, ma la Russia ha detto di andare avanti con il progetto. Il gasdotto da 10,5 miliardi di dollari dovrebbe passare dalla Russia alla Germania sotto il Mar Baltico, parallelamente al gasdotto esistente.

Le sanzioni fanno parte del National Defense Authorization Act, Ndaa, che il presidente Donald Trump ha firmato il 20 dicembre scorso. La legge richiede ai funzionari dell’amministrazione di riferire al Congresso in merito alle navi che posano i tubi «per la costruzione del progetto del gasdotto Nord Stream 2» o del progetto del gasdotto TurkStream, così come alle persone che hanno fornito tali navi o hanno facilitato le transazioni per fornire le navi, aprendo le persone e le società alle sanzioni.

L’obiettivo, secondo l’atto, è quello di «minimizzare la capacità» della Russia di utilizzare il Nord Stream 2 «come strumento di coercizione e leva politica» e di impedire alla Russia di spostare le esportazioni di energia dall’Ucraina verso altri paesi.

Allseas Group, società svizzera, che sta costruendo il gasdotto per un gruppo di società russe guidate da Gazprom, ha detto il 21 dicembre di aver sospeso i lavori del progetto, riporta il Wall Street Journal. Le sanzioni punirebbero tutte le aziende che lavorano al progetto.

Una portavoce del Cancelliere tedesco Angela Merkel ha detto che le sanzioni degli Stati Uniti ammontano a «sanzioni extraterritoriali che colpiscono le aziende tedesche ed europee e interferiscono nei nostri affari interni», e gli assistenti senior della Merkel hanno detto che la Russia finirà l’oleodotto nonostante la battuta d’arresto.

Reuters riporta il parere del Cremlino secondo cui le sanzioni contro l’oleodotto sono una violazione del diritto internazionale e un esempio di concorrenza sleale e il governo russo si aspetta che il progetto sia completato.

I legislatori statunitensi hanno sempre sostenuto che le sanzioni avrebbero impedito alla Russia di completare l’oleodotto.

Anna Lotti