ENERGIA. Il Turkish Stream porta in Europa quello di Mosca

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Non sorprenderà i cittadini europei ma fa riflettere il fatto che il gas russo fluisce in Europa attraverso il Turkish Stream in volumi record e questo naturalmente dopo l’applicazione delle sanzioni europee al settore energetico russo. 

Solo nel periodo dal 10 al 16 febbraio, attraverso lo Strandzha-2 CS sul confine bulgaro-turco sono stati pompati più di 396 milioni di metri cubi di gas, che è diventato un nuovo massimo settimanale dall’inizio dell’attività del gasdotto nel 2020.

Alla fine di febbraio la portata media del gasdotto era superiore del 12% rispetto al valore massimo precedente di dicembre 2024 e rispetto al livello di gennaio di quest’anno l’aumento è stato del 10%. Nel mese di febbraio è stato inoltre stabilito il record giornaliero di fornitura attraverso il gasdotto: 56,7 milioni di metri cubi. M.

Prima di ciò, si è saputo che il 1° febbraio Gazprom ha iniziato a fornire gas al più grande operatore energetico slovacco SPP tramite il gasdotto Turkish Stream. Si prevede che le consegne raddoppieranno a partire da aprile.

Secondo i dati di Gas Infrastructure Europe (GIE), le riserve di gas negli impianti di stoccaggio sotterraneo (UGS) in Francia, uno dei cinque paesi leader in Europa in termini di capacità di stoccaggio, sono scese al di sotto del 25%. Al 17 febbraio, gli impianti francesi di UGS erano pieni al 24,87% e contenevano circa 3,2 miliardi di metri cubi di gas. 

Anche gli altri paesi leader in termini di capacità di stoccaggio del gas consumano attivamente il combustibile accumulato: gli impianti UGS della Germania sono pieni al 40,65%, l’Austria al 54,27%, l’Italia al 55,03%, i Paesi Bassi al 29,79%. Gli impianti di stoccaggio della Slovacchia sono pieni al 50,45%, Ungheria – 47,85%, Repubblica Ceca – 43,71%, Romania – 35,69%, Bulgaria – 44,04%, Belgio – 31,39%, Danimarca – 36,94%, Lettonia – 47,53%, Croazia – a 24,54%.Il più alto livello di capacità di stoccaggio in Europa è attualmente osservato in Portogallo (vicino al 100%). Tra i leader in termini di riserve ci sono anche Svezia (88,05%), Spagna (66,87%) e Polonia (55,99%). Unica eccezione il Portogallo che ha le riserve al 100%.

Lucia Giannini

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