ENERGIA. Dal Deserto del Gobi energia per la Cina

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I nuovi piani di energia rinnovabile della Cina si concentreranno sul Gobi e altre regioni desertiche, accelerando la costruzione di nuove enormi basi di energia eolica e solare e aumentando le sue capacità di trasmissione.

Secondo quanto rivelato in un nuovo documento politico, ripreso da AF, per raggiungere i suoi obiettivi climatici, la Cina, il più grande emettitore di gas serra del mondo, sta elaborando politiche che permetteranno la «trasformazione verde e a basso contenuto di carbonio» del suo sistema energetico, che è stato tradizionalmente dominato dal carbone. Pechino mira a portare la capacità eolica e solare totale a 1.200 gigawatt entro la fine del 2030, quasi il doppio del livello attuale, e ridurrà gradualmente l’uso dei combustibili fossili nel tentativo di diventare neutrale per il carbonio entro il 2060 circa.

Ma l’Amministrazione Nazionale dell’Energia, Nea, ha detto nelle linee guida che nuove politiche e meccanismi istituzionali sono necessari affinché la Cina possa trarre pieno vantaggio dall’energia verde.

Ha poi detto che entro il 2030, la Cina creerà un sistema che consentirà a tutta la nuova domanda di energia di essere soddisfatta da fonti di combustibili non fossili, mentre la Nea prevede di diversificare i canali di finanziamento per le energie rinnovabili e migliorare gli incentivi e i meccanismi di mercato, tra cui un sistema di “certificazione dei prodotti verdi” che incoraggia i consumatori.

Oltre a questi progetti nel deserto, lavorerà anche per migliorare la trasmissione della rete rurale e permettere ai collettivi di villaggio di investire in energia rinnovabile e condividere i profitti. Anche se vuole che le rinnovabili soddisfino la maggior parte della nuova domanda di energia, la Cina si aspetta ancora che il consumo di carbone aumenti almeno fino al 2025. I ricercatori della State Grid Corporation prevedono che altri 150 Gw di potenza a carbone potrebbero essere costruiti nel 2021-2025.

Le nuove linee guida dicono che la Cina renderà il consumo di “carbone pulito” una priorità ed eliminerà ulteriormente le miniere, le centrali elettriche e i sistemi di riscaldamento piccoli e inefficienti, fornendo al contempo un maggiore sostegno alla cattura e allo stoccaggio del carbonio nelle centrali termiche.

Maddalena Ingrao