ENERGIA. Accordo da 12,5 miliardi marocco-emiratino per progetti idrici ed energetici

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Un consorzio marocco-emiratino ha firmato il 19 maggio una serie di accordi con il governo marocchino per progetti infrastrutturali nei settori dell’acqua e dell’energia, per un valore complessivo di circa 12,5 miliardi di euro entro il 2030.

Gli accordi sono stati sottoscritti da Taqa Morocco (filiale del colosso emiratino Taqa), Nareva (gruppo Al Mada) e il Fondo Mohammed VI per l’Investimento, insieme all’Ufficio nazionale per l’elettricità e l’acqua potabile (ONEE).

Questo programma di investimenti fa parte delle strategie idriche ed energetiche del Regno del Marocco e mira a rafforzare sia la sicurezza idrica marocchina che l’indipendenza energetica e a rispondere alle esigenze urgenti e prioritarie individuate in questi settori.

Tra i progetti previsti: una linea elettrica ad alta tensione di 1.400 km per il trasporto di energia verde dal Sahara occidentale a Casablanca, nuove centrali elettriche a gas naturale a Tahaddart e l’aumento della produzione da fonti rinnovabili.

Sul fronte idrico, il piano include la costruzione di impianti di desalinizzazione alimentati da energie rinnovabili con una capacità complessiva di 900 milioni di m³/anno, e nuove infrastrutture per il trasferimento di 800 milioni di m³/anno tra i bacini dei fiumi Sebou e Oum Errabiâ. Una prima fase del progetto è attiva dal 2023.

I progetti saranno detenuti in parti uguali da Taqa Morocco e Nareva, con una partecipazione del 15% da parte del Fondo Mohammed VI e altri attori pubblici. Il finanziamento per questo programma infrastrutturale idrico ed energetico sarà strutturato dal consorzio e mobilitato da istituzioni finanziarie nazionali e internazionali. 

Data l’importanza strategica e l’urgenza del contesto dei progetti, il consorzio garantirà che vengano riunite le migliori competenze nazionali e internazionali per consentirne la graduale attuazione entro il 2030.

Questo programma di investimenti strutturanti costituisce una leva strategica per la trasformazione economica, sociale e ambientale del Marocco, riporta MAP. In particolare, genererà la creazione di oltre 25.000 posti di lavoro durante le fasi di costruzione e di esercizio dei progetti, di cui oltre 10.000 a tempo indeterminato dopo la messa in servizio.

Questo programma promuoverà anche il trasferimento tecnologico e la nascita di un ecosistema industriale locale, in particolare nei settori della desalinizzazione dell’acqua di mare e delle energie rinnovabili. Fornirà un’opportunità per lo sviluppo di corsi di formazione e competenze tecniche correlate a questi settori di attività chiave.

Redazione

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