
Il ministro degli Esteri israeliano Yair Lapid ha inaugurato ufficialmente il 29 giugno la prima ambasciata di Israele negli Emirati Arabi Uniti, ad Abu Dhabi, come parte di una visita diplomatica di due giorni nel regno del Golfo.
Parlando al taglio del nastro, riporta Ynet, Lapid ha ringraziato l’ex primo Ministro Benjamin Netanyahu, che ha definito “l’architetto” degli accordi di normalizzazione che Israele ha firmato l’anno scorso con gli Emirati Arabi, il Bahrain e il Sudan. «Vorrei ringraziare prima di tutto l’ex primo Ministro. Questo momento è tanto suo quanto nostro», ha detto Lapid. «Israele vuole la pace con tutti i suoi vicini», hanno titolato i media emiratini citando Lapid. «Israele non va da nessuna parte, e il Medio Oriente è la nostra casa (…) La pace non è un compromesso», ha detto il ministro degli Esteri israeliano, «La pace è la vittoria di tutto ciò che è buono».
Il Ministro israeliano è stato accolto all’aeroporto di Abu Dhabi dal ministro di Stato emiratino Ahmed Al Sayegh. Doveva anche inaugurare il consolato generale a Dubai, così come visitare il padiglione israeliano alla fiera Dubai Expo 2020, che aprirà in ottobre.
Lapid è ospite della sua controparte emiratina Abdullah bin Zayed al Nahyan.
Lapid ha postato su Twitter una sua foto durante il decollo, definendo la visita “storica”.
Gli Emirati Arabi Uniti, insieme al Bahrain, al Sudan e al Marocco, hanno iniziato a normalizzare le relazioni con Israele l’anno scorso in base ad accordi mediati dall’allora presidente degli Stati Uniti Donald Trump.
Nessun alto funzionario israeliano ha visitato gli Eau in veste ufficiale dalla firma degli accordi di Abramo.
Una visita programmata a marzo dall’ex primo Ministro Benjamin Netanyahu è stata annullata dopo una disputa con la Giordania che ha impedito l’uso del suo spazio aereo.
La visita di Lapid segue il suo incontro con il ministro degli esteri del Bahrein Abdullatif Al-Zayani a Roma all’inizio della settimana.
A Roma, il ministro degli Esteri ha anche incontrato il segretario di Stato americano Antony Blinken, per correggere “gli errori fatti” tra i due paesi negli ultimi anni.
Nel loro primo incontro faccia a faccia da quando il nuovo governo di Israele ha prestato giuramento due settimane fa, entrambi i diplomatici hanno detto che avrebbero anche discusso gli accordi di normalizzazione di Israele con gli stati arabi del Golfo.
Blinken ha detto che gli Stati Uniti sostengono gli accordi di normalizzazione di Israele, ma non possono essere un sostituto per impegnarsi nelle questioni tra israeliani e palestinesi.
L’Iran e gli Stati Uniti hanno tenuto colloqui indiretti sul rilancio dell’accordo nucleare del 2015 tra Teheran e le maggiori potenze che ha imposto restrizioni sulle attività nucleari di Teheran in cambio della revoca delle sanzioni internazionali: «Crediamo che il modo di discutere i nostri disaccordi sia attraverso conversazioni… dirette, non in conferenze stampa», ha detto Lapid prima dell’inizio della riunione a Roma.
Luigi Medici