Abu Dhabi la generosa

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EMIRATI ARABI UNITI – Abu Dhabi 24/09/2013. Se è noto che Abu Dhabi sia un ricco finanziatore di iniziative in Paesi esteri, l’emirato è anche “generoso” con il suo cortile di casa.

Gli Emirati Arabi sono stati molto generosi col nuovo regime egiziano. Insieme con Arabia Saudita e Kuwait, i tre paesi hanno rifornito l’Egitto con un generoso pacchetto di 12 miliardi di dollari, Abu Dhabi ne ha messi tre. Dopo poco tempo, il principe ereditario di Abu Dhabi ha visitato l’Egitto e ne ha permessi altri due. Abu Dhabi ha anche inviato sette spedizioni di combustibile, valore di 225 milioni di dollari, a luglio 2013, oltre a contribuire ad una serie di progetti di sviluppo. Inoltre Abu Dhabi ha concesso al Bahrain 2,5 miliardi di dollari all’inizio di quest’anno e concessi 500 milioni di dollari all’Oman, come parte del programma di aiuti tra i paesi del Golfo, riporta al Monitor.

Secondo uno studio del 2010 redatto dal Ufficio di coordinamento degli aiuti esteri degli Emirati Arabi Uniti, l’assistenza estera di Abu Dhabi ammonta a 44,3 miliardi di dollari, sparsi in più di 90 paesi. Per comprendere i programma di aiuti esteri a fondo occorre andare a vedere il programma di assistenza interna di Abu Dhabi. Le dinamiche interne degli Emirati Arabi Uniti non sono così chiare per gli esterni. Abu Dhabi, capitale degli Emirati Arabi Uniti, insiste su vaste riserve di petrolio che ha usato con prudenza per il bene degli altri. In realtà, Abu Dhabi è solo la capitale federale che di fatto sovvenziona quasi interamente il bilancio del resto del paese, senza raccogliere alcuna imposta sui redditi. Nel 1970, Abu Dhabi è stato essenzialmente l’unico contributore al bilancio degli Emirati Arabi Uniti; Dubai è intervenuta solo nei primi anni Ottanta, quando i ricavi petroliferi erano in caduta libera e gli Emirati Arabi Uniti hanno subito il loro primo deficit di bilancio. Nel 1970, le Nazioni Unite raccomandano ai paesi membri di dare lo 0,7% del loro prodotto nazionale lordo, come parte degli Obiettivi di Sviluppo del Millennio. Tuttavia, Abu Dhabi rimane uno dei pochi donatori in tutto il mondo a superare tale rapporto, con un 3% del Pil. Dal 1980 in poi, Abu Dhabi ha costantemente contribuito tra il 40% e il 90% del bilancio del Emirati Arabi Uniti, con il resto sparso tra diversi attori tra cui Dubai. Una sicurezza per i cinque emirati del nord, Sharjah, Ras Al Khaimah, Fujairah, Ajman e Umm al Qaiwain. che non hanno alcun reddito petrolifero significativo. Abu Dhabi mantiene anche il proprio bilancio, il che significa che i fondi del bilancio Emirati Arabi Uniti sono quasi esclusivamente dedicati allo sviluppo di altri emirati della federazione. Grazie ai contributi di Abu Dhabi, il PIL degli Emirati Arabi Uniti è passato da 1,7 miliardi di dollari nel 1971 a oltre 270 miliardi di dollari nel 2010.

A questa attività statale va poi aggiunta quella presidenziale; l’ufficio del presidente degli Emirati Arabi Uniti ha un programma di sviluppo parallelo che solo a luglio 2013 ha lanciato un programma di edilizia negli Emirati del nord del valore di 5,2 miliardi di dollari, in aggiunta al contributo di Abu Dhabi per il bilancio 2013, di 4,8 miliardi di dollari. A conti fatti, nel 2013, 10 miliardi di dollari sono stato investiti da Abu Dhabi a vantaggio del resto del paese, sulla base di due sole iniziative.

Ulteirore veicolo di aiuti è l’Abu Dhabi Development Fund, il cui capitale è stato raddoppiato passando a 4,3 miliardi dollari nel mese di agosto 2013. Anche se la quota di Abu Dhabi nel bilancio federale oggi è inferiore al 100%, l’importo totale in dollari è molto più elevato rispetto agli anni precedenti a causa del notevole incremento dell’intervento del governo federale e nei progetti finanziati da Abu Dhabi.