Egitto: lo stalking è reato

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EGITTO – Il Cairo 08/06/2014. L’Egitto, per la prima volta, ha decretato che le molestie sessuali sono un crimine.

Il presidente uscente Adly Mansour ha emanato un decreto che prevede una pena detentiva minima di sei mesi e una multa di 3.000 sterline egiziane (420 dollari), con pene superiori per i datori di lavoro e per i recidivi. Nel 2013 un’indagine delle Nazioni Unite aveva indicato che il 99,3 per cento delle donne egiziane affermava di aver subito molestie sessuali, ma le azioni giudiziarie erano rare, con i sospetti di solito accusati di reati minori, e spesso erano le vittime ad essere state posto sotto accusa per aver indotto all’azione di molestia (AGC: Squadre femminili anti stupro in Egitto; Donne egiziane in piazza per la parità; Contro lo stalking in Egitto). I gruppi che hanno lanciato l’allarme sul tema hanno sì accolto con favore la notizia, ma non sanno ancora se e come verrà applicata la legge. «Il problema più grande è ancora quello culturale: la società non lo percepisce come un crimine, e la polizia spesso tende a simpatizzare con i molestatori o ad essere essa stessa parte che molesta. Anche quando qualcuno riesce ad arrivare alla stazione di polizia per denunciare le molestie, incontra resistenza da parte degli agenti di polizia, che cercano di dissuadere l’azione legale», ha detto Eba’a El-Tamimi, portavoce del gruppo di attivisti HarassMap.