Contro lo stalking in Egitto

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EGITTO – Il Cairo 04/02/2014. Le molestie sessuali in Egitto sono in aumento.

Alla fine del 2013, UN Women, in collaborazione con il Cairo Demographic Center, ha pubblicato uno studio sulle molestie sessuali subite dalle donne in Egitto. Lo studio ha mostrato che il 99,3% delle donne intervistate aveva subito molestie di diverso tipo; l’86,8% è stata ingiuriata verbalmente, mentre il 94,1% ha subito “occhiate” moleste. Inoltre, riporta l’indagine dell’ONU, il 79,2% ha subito molestie telefoniche e il 95,9% è stata offesa usando un linguaggio osceno.

Nell’ambito del progetto “Safe Cities”, l’Onu ha lanciato la campagna: “Mettetevi nei suoi panni, invece di trovare modi per incolparla”. Inoltre le donne sono passate alla riscossa, riporta al Monitor. 

Lo stato egiziano ha fatto uno sforzo per affrontare le molestie sessuali: a settembre 2013, le autorità cairote hanno creato una speciale unità del ministero dell’Interno per affrontare gli atti di violenza contro le donne, in base ad un protocollo di cooperazione tra il ministero dell’Interno e il Consiglio nazionale per le donne. Sono state dispiegate pattuglie in tutte le città e montate telecamere nelle strade per monitorare e controllare le molestie. Inoltre è stato presentato al parlamento un disegno di legge anti-molestie nel secondo anniversario della Rivoluzione del 25 Gennaio. Tutti tentativi falliti: la situazione è peggiorata; ora si è passati al’autodifesa.

Il movimento chiamato Shoft Tahrosh sta combattendo le molestie sessuali a livello giuridico (in Egitto non è preciso il reato di molestie sessuali), psicologico e sociale. Accanto alla difesa socio-giuridica ora c’è quella fisica: le campagne Inti Aqwa ad Alessandria e Aman al Cairo insegnano alle donne a difendersi dalle molestie attaccando gli aggressori.

Aman e Inti Aqwa (in apertura il logo) hanno istituito programmi di formazione per proteggere le vittime e le loro famiglie. L’obiettivo dichiarato di queste campagne è quello di combattere le molestie sessuali in tutte le sue forme e promuovere l’auto-difesa.

Entrambe le campagne insegnano come difendersi e forniscono sostegno psicologico e legale. Lo slogan di Inti Aqwa è “Sii la mente del mondo e combatti le molestie”, mentre quello di Aman è “Io non sono a buon mercato”.

Il sostegno psicologico e la riabilitazione delle vittime prima e dopo le molestie serve a rompere la barriera della paura ; ovviamente la difesa ad evitare le molestie e a rimettere al suo posto il molestatore.