Egiziani in Libia, 48 ore per scappare

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LIBIA – Tripoli. 16/02/15. Le Milizie islamiche hanno chiesto a tutti i lavoratori egiziani di lasciare la Libia.

L’appello è rivolto soprattutto agli operai egiziana attualmente di stanza in Libia, e viene chiesto loro di evacuare in 48 ore, sottolineando che il provvedimento si è reso necessario per tenerli al sicuro da eventuali atti di «ritorsione o dannosi o per evitare di infiammare la situazione tra i due popoli fratelli», secondo il testo della dichiarazione. Questa mattina le forze armate egiziane, hanno attaccati la città di Derna nell’orientale della Libia, in risposta al massacro di 21 copti egiziani dai membri dell’organizzazione dello Stato Islamico (Daash). Isis dalle coste libiche ha dichiarato: «Sfidiamo Abdel Fattah al-Sisi e il suo governo». Il comunicato pubblicato attraverso la pagina ufficiale sul sito di social networking “Facebook”, sostiene che il governo egiziano, «non ha i nomi e i visti degli egiziani rapiti». Fajr Libia ha detto che chiunque da ora in poi entri in Libia privo dei documenti rilasciati dallo Stato Islamico saranno considerati come, «illegali in Libia rei di aver violato la sovranità del Paese» e per questo saranno condannati a morte. I libici nel frattempo in tutte le aree del paese, dopo la preghiera Asr, hanno alzato gli slogan di condanna al terrorismo in tutte le sue forme e tipologie, deplorando ogni interferenza e violazione della sovranità del loro paese da chiunque sia sotto qualsiasi pretesto, con la certezza che il popolo libico voglia combattere il terrorismo in casa.