EGITTO. La mano del Cairo sulla ricostruzione di Gaza

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Dopo anni di attività dietro le quinte nella Striscia di Gaza, l’Egitto sta rendendo pubblica la sua presenza. Da quando ha mediato un cessate il fuoco tra Israele e Hamas, l’Egitto ha inviato squadre per rimuovere le macerie e sta promettendo di costruire nuovi vasti complessi di appartamenti. Bandiere egiziane e cartelloni che lodano il presidente Abdel-Fattah el-Sissi sono spuntati in tutto il territorio.

Il cambiamento potrebbe aiutare a prevenire, o ritardare, nuove esplosioni di violenza. Presentandosi come un pacificatore del Medio Oriente, l’Egitto potrebbe anche alleggerire la posizione del Cairo verso gli Usa di Biden che lo ritengono responsabile di violazioni dei diritti umani, riporta AP.

L’aiuto diffuso, insieme al suo controllo su Rafah, l’unico valico di frontiera di Gaza che bypassa Israele, dà all’Egitto una leva su Hamas, che governa Gaza dal 2007. L’Egitto si è unito a Israele nell’imporre un blocco sul territorio dopo la presa di potere di Hamas, ma entrambi i paesi hanno recentemente fatto dei passi per allentare le restrizioni, riconoscendo tacitamente il dominio di Hamas sull’area.

Dopo aver negoziato il cessate il fuoco informale che ha messo fine alla guerra di Gaza, l’Egitto ha promesso 500 milioni di dollari per ricostruire il territorio e ha inviato squadre per rimuovere le macerie.

Mentre rimane poco chiaro quanto di quel denaro sia stato consegnato, l’Egitto sta ora sovvenzionando la costruzione di tre città che ospiteranno circa 300.000 residenti. Ci sono lavori anche per ammodernare la principale strada costiera di Gaza. I materiali da costruzione saranno spediti attraverso Rafah. Nove aziende palestinesi prenderanno parte ai progetti egiziani, che genereranno circa 16.000 posti di lavoro.

La presenza egiziana è palpabile. Quasi ogni settimana, delegazioni egiziane visitano Gaza per ispezionare il lavoro. Hanno anche aperto un ufficio in un hotel di Gaza City per i rappresentanti tecnici permanenti. Bandiere egiziane e striscioni di aziende egiziane sventolano in cima a bulldozer, camion e pali della luce. Sono arrivati decine di lavoratori egiziani a Gaza City.

Cinque giorni alla settimana, camion egiziani pieni di materiali da costruzione entrano a Gaza attraverso il valico di Rafah.

Tommaso Dal Passo