EGITTO. Il Cairo rimpiazza gli Abrahams con 500 T90 russi

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L’Egitto ha firmato un contratto con la Russia per la costruzione di 500 carri armati T-90Ms. Citando fonti dell’industria della Difesa russa, Defense Blog riporta che il contratto è stato firmato dal ministero egiziano della Difesa e della Produzione Militare e dall’unica agenzia russa per l’esportazione della difesa statale Rosoboronexport.

Secondo il presunto contratto, la Uralvagonzavod corporation, Uvz, costruirà un impianto per l’assemblaggio di carri armati T-90MS su licenza in Egitto. Il T-90Ms è una versione notevolmente migliorata del T-90S. Il carro armato è dotato di un motore da 1.130 Cv, di un mirino per il cannoniere Pnm Sosna-U, di una stazione di armamento remoto Udp T05Bv-1 con mitragliatrice da 7,62 mm e di un nuovissimo sistema di navigazione con Glonass.

La protezione del carro armato è stata migliorata con l’aggiunta della nuova armatura reattiva esplosiva Relikt, Era, che copre gran parte del telaio e della torretta.

Se confermato, l’acquisto dei carri armati T-90Ms migliorerà significativamente le capacità offensive delle forze armate egiziane. Il contratto permetterà inoltre all’Egitto di acquisire una vasta esperienza nella costruzione e manutenzione dei carri armati.

Secondo Israel Defense, uno dei motivi per cui l’esercito egiziano era interessato al T-90Ms era perché è più leggero del carro armato M1 Abrams, che è troppo pesante per essere trasportato dagli elicotteri egiziani di classe Mistral. L’Egitto ha oltre 1000 carri M1 Abrams nelle sue divisioni corazzate.

Ci sono poi ragioni di costo: aggiornare i loro Abrams, afferma Charles Jannuzi, docente della facoltà di Sudi Globali dell’Università di Fukui, sarebbe molto costoso. L’Abrams è intrinsecamente grande, pesante, difficile da trasportare, e non molto adatto per la guerra asimmetrica.

Il T-90 è già un carro armato da esportazione molto popolare, con enormi quantità di dati disponibili da Russia e India; è stato provato in combattimento, in Daghestan, Siria, e Iraq.

L’Abrams si è dimostrato, anche in forma altamente potenziata come la versione saudita M1A2S-Se, sovrappeso e sovradimensionato per le operazioni in Yemen.

Si tratta di uno contratto significativo perché in un prossimo futuro anche l’Arabia Saudita e la Turchia potrebbero pensare di avere i T-90. L’accordo egiziano non solo aumenta la “potenza corazzata” dell’Egitto nella regione, ma ne farà anche un importante “centro di servizio” per i carri armati T-90.

Tommaso dal Passo