Il presidente egiziano Abdel Fattah El-Sisi ha ricevuto il primo Ministro etiope Abiy Ahmed al Cairo, dove hanno discusso del rafforzamento delle relazioni egiziano-etiopiche, come ha dichiarato giovedì 13 luglio la presidenza egiziana.
Durante l’incontro, a margine del vertice sugli Stati vicini al Sudan, che il Cairo ha ospitato nella stessa giornata, Sisi e Ahmed hanno discusso dei mezzi per risolvere la crisi sudanese. Hanno inoltre discusso degli sviluppi della Grand Ethiopian Renaissance Dam, Gerd.
Le relazioni tra Egitto ed Etiopia sono state disturbate negli ultimi anni a causa delle dispute sulla GERD che l’Etiopia sta costruendo sul Nilo Azzurro, riporta Egypt Today.
L’Etiopia intende concludere il quarto riempimento del bacino della diga entro settembre unilateralmente, nonostante le preoccupazioni egiziane e sudanesi per il riempimento della diga senza raggiungere una soluzione giuridicamente vincolante.
L’incontro al Cairo tra i leader egiziani ed etiopi ha preceduto il vertice sugli Stati confinanti con il Sudan che la capitale egiziana ha ospitato con la partecipazione dei leader di Egitto, Libia, Ciad, Africa centrale, Sudan meridionale, Etiopia ed Eritrea e dei rappresentanti del Sudan.
Dall’inizio della crisi in Sudan, il 15 aprile, l’Egitto, l’Etiopia e altri Paesi limitrofi hanno accolto quasi 700.000 persone provenienti dal Sudan, tra cui cittadini sudanesi e di Paesi terzi, secondo quanto riportato dall’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni il 6 luglio.
Il Vertice si propone di discutere i modi per porre fine all’attuale conflitto e alle sue ripercussioni negative sui Paesi limitrofi. Mira, inoltre, a stabilire meccanismi efficaci per risolvere la crisi in Sudan in modo pacifico e in coordinamento con altri circuiti regionali e internazionali, aveva annunciato la presidenza egiziana questa settimana.
Tutti gli attori sperano nel vertice per trovare una soluzione al conflitto che continua da metà aprile tra le Forze Armate sudanesi e le Forze di Supporto Rapido, causando centinaia di morti, milioni di sfollati e centinaia di migliaia di sudanesi in fuga dal Paese verso gli Stati vicini.
La delegazione sudanese era guidata da Malik Agar, vice presidente del Consiglio di sovranità transitorio e comprendeva il ministro degli Esteri del Sudan, l’ambasciatore Ali Al-Sadiq, secondo il sito web Al-Sudani news.
L’Egitto ha ripetutamente chiesto un cessate il fuoco permanente in Sudan, che aprirebbe la strada per risolvere pacificamente il conflitto in corso e fermare lo spargimento di sangue. Domenica scorsa, la presidenza egiziana ha sottolineato la volontà di Sisi di formulare una visione comune per gli Stati vicini al Sudan e di adottare misure per risolvere la crisi, porre fine allo spargimento di sangue e risparmiare al popolo sudanese le ripercussioni della crisi.
Il Cairo ha inoltre sottolineato la volontà di proteggere lo Stato sudanese e le sue risorse e di porre fine ai gravi effetti della crisi sugli Stati vicini e sulla sicurezza e stabilità regionale.
Luigi Medici