Donne egiziane in piazza per la parità

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EGITTO – Il Cairo. 14/11/13. Le manifestazioni in Egitto sono quotidiane, ieri è stata la volta delle donne, che hanno inscenato una protesta, di fronte al Consiglio della Shura, per chiedere che il testo della nuova legge costituzionale dia alle donne delle quote garantite in parlamento.

Le manifestanti in piazza hanno accusato il Comitato di non voler inserire le donne nella nuova carta costituzionale mentre lo sviluppo dei recenti testi giuridici, ha stabilito la loro partecipazione al vita politica e le elezioni parlamentari. Le donne riunite davanti al Consiglio della Shura provenivano da diverse classi sociali e tutte in coro hanno chiesto di rispettare i diritti delle donne nella nuova costituzione, cantando «Aacotth Fink Fink Costituzione, Pena, Rosa», e «le donne egiziane sono in grado di portare avanti il cambiamento», e «le nostre richieste sono la giustizia e la libertà». Le manifestanti chiedono di modificare il testo dell’articolo “11” per poter garantire l’impegno dello Stato nel raggiungimento della parità in tutti i diritti civili e politici, garantire parità anche nelle relazioni sociali e culturali tra uomini e donne e la necessità per la Costituzione di prevedere l’impegno dello Stato negli accordi e convenzioni internazionali ratificate dall’Egitto, in particolare l’abolizione di tutte le forme discriminazione nei confronti delle donne e per fornire la cura speciale per la maternità e l’infanzia e stare così accanto a donne più bisognose. 

Le egiziane hanno anche chiesto altri emendamenti alla Costituzione come quello di dare una nuova connotazione all’infanzia, ovvero conformarsi agli standard e codici internazionali del Bambino, che fissano l’età dell’infanzia, dalla nascita ai 18 anni e la lotta contro costumi, le tradizioni e i modelli culturali che riduce la dignità delle donne, mina il percorso di crescita dei bambini, al fine di eliminare le pratiche che rafforzano i ruoli basate sull’idea dell’inferiorità o superiorità di un sesso sull’altro.