EGITTO. Boicottate la BBC

379

Il centro stampa del governo egiziano ha invitato funzionari egiziani e personalità di spicco a boicottare la British Broadcasting Corporation, Bbc, dopo un servizio sui diritti umani che il Cairo ha definito «palesemente pieno di menzogne». La Bbc, la scorsa settimana, ha pubblicato un breve documentario e un commento che metteva in evidenza i casi di apparente sparizione forzata e tortura, perpetrati dalle forze di sicurezza da quando il presidente Abdel Fattah al-Sisi è salito al potere nel 2014. 

Il servizio è stato mandato in onda settimane prima delle elezioni che vedranno la quasi certa rielezione del presidente uscente, al Sisi; tutti gli avversari di Sisi hanno, de facto, bloccato le loro campagne e uno dei più grandi sfidanti è stato arrestato, riporta Reuters. Il servizio della Bbc ha suscitato polemiche, dopo che una giovane donna descritta come “scomparsa” dalle forze di sicurezza è stata intervistata in un talk show notturno.

Un portavoce della Bbc ha dichiarato: «Siamo a conoscenza dei commenti su questa storia della Bbc, apparsi sulla Tv egiziana e dei commenti del capo del Servizio informazioni dello Stato. Restiamo fedeli all’integrità dei nostri team giornalistici».

Dopo l’apparizione nel talk show della donna, il Servizio informazioni di Stato egiziano, che gestisce il suo centro stampa estera, ha invitato «tutti i funzionari egiziani e l’élite egiziana che lo desiderasse, a boicottare le interviste e gli incontri con i corrispondenti e i redattori della Bbc fino a quando la Bbc non si scuserà formalmente». 

I servizi egiziani hanno anche chiesto alla Bbc di pubblicare una dichiarazione già pronta in cui vengono «confutati gli errori professionali e le violazioni, così come le accuse sulla situazione in Egitto». I gruppi di difesa dei diritti umani affermano che c’è una crescente repressione contro gli oppositori politici prima delle elezioni e che l’Egitto ha oscurato decine di siti di notizie locali da maggio 2017.

Maddalena Ingrao