EGITTO. Al Sisi nuovo faraone d’Egitto

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L’Autorità elettorale nazionale egiziana ha annunciato che l’88,8% degli elettori ha approvato la serie di emendamenti costituzionali che consentono al presidente in carica, Abdel Fattah al-Sisi, di rimanere in carica fino al 2030. Gli elettori egiziani in Egitto hanno votato in un referendum tenutosi tra il 20 e il 22 aprile, mentre l’iter referendario ha preso il via per gli egiziani che vivono all’estero il giorno prima.

Più di 27 milioni di persone hanno votato sia in Egitto che all’estero, rappresentando il 44,3% degli oltre 61 milioni di elettori eleggibili, con il 96,9% delle schede elettorali valide, ha detto il capo del Nea Lashin Ibrahim, ripreso da Efe. Ibrahim ha aggiunto che le modifiche costituzionali dovevano entrare in vigore a partire dal momento del suo annuncio.

La modifica dell’articolo 140 estende l’attuale secondo mandato di Al-Sisi da quattro a sei anni, facendolo terminare nel 2024, e gli permette di potersi candidare per un altro mandato di sei anni dopo, consentendogli potenzialmente di rimanere al potere fino al 2030.

È stato inoltre approvato un emendamento all’articolo 185 affinché il capo di Stato possa nominare i capi delle istituzioni giudiziarie tra i sette vicepresidenti più anziani del paese per un periodo di quattro anni, o fino a quando non scelgono di andare in pensione. Inoltre, gli emendamenti comprendevano anche la disposizione secondo cui almeno il 25 per cento dei seggi in Parlamento saranno occupati da donne.

La riforma costituzionale è andata avanti con il sostegno della stragrande maggioranza dei parlamentari, un anno dopo che Al-Sisi è stato rieletto. Solo i deputati dell’opposizione, circa il 10 per cento dei membri della Camera, si sono opposti alla riforma, che a loro avviso va contro i risultati della rivoluzione che ha posto fine al regime di Hosni Mubarak nel 2011 e che ha portato alla Costituzione del 2014.

Diverse organizzazioni non governative e membri dell’opposizione hanno affermato che la riforma del mandato presidenziale va contro lo spirito di quella Costituzione che limita il tempo in carica del presidente del Paese. La campagna a favore degli emendamenti era iniziata qualche tempo fa con una grande manifestazione per le strade del Cairo, tra cui l’esposizione di enormi striscioni sull’iconica piazza Tahrir, culla delle rivolte del 2011 e del 2013.

Maddalena Ingrao