Mogherini tra Est e Ovest

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UNIONE EUROPEA – Bruxelles. 18/12/14. Prima pagina per la Mogherini sui giornali russi. In realtà la notizia è stata rimbalzata da un giornale austriaco il Kurier che ha intervistato il commissario europeo per gli Affari esteri Federica Mogherini, che ha dichiarato, che l’UE si aspetta lo statuto autonomo dell’Ucraina per le regioni orientali del paese. Fonte Gazeta.ru e Kurier.

Tuttavia, il portavoce della Mogherini si è affrettato a smentire le parole del suo capo, riferendosi alla traduzione errata. Tuttavia, queste parole possono essere indicative della discussione che c’è nell’Unione Europea sul futuro dell’Ucraina.
In un’intervista alla testata austriaca Kurier, pubblicato ieri, Mogherini rappresentante degli esteri UE ha rilevato che si aspetta da parte dell’Ucraina «rispetto per la cultura e la lingua del popolo, dello statuto di autonomia per l’est e le riforme istituzionali». Il ministro degli esteri della UE è diventata il primo rappresentante dell’establishment politico europeo che ha parlato della possibilità di autonomia per le regioni orientali dell’Ucraina.

La posizione ufficiale della UE e degli Stati Uniti sulla questione di Ucraina è il mantenimento dello status di uno Stato unitario. Le parole della Mogherini sono tate registrate dagli analisti come posizione più morbida dell’Italia nei confronti della Russia. A metà luglio, Il Financial Times, citando una fonte della edozione italiana di vedomosti, ha detto che l’Italia «ostacola il processo di adozione di sanzioni più severe contro la Russia».

La cosa per altro è del tutto normale, visto l’importante flusso economico da e per il Belpaese e la Russia. Da quando le sanzioni sono entrate in vigore il settore orto-frutta, informatico e il lusso hanno subito una doccia fredda, visto che uno dei più importanti acquirenti è la Russia.

Nella stessa intervista al giornale austriaco Mogherini ha anche osservato che l’UE dovrebbe avviare i negoziati tra l’Ucraina, la Russia e l’Europa. Dopo la sua nomina a capo del Ministero degli Affari Esteri della UE Mogherini ha dubitato dell’efficacia e della necessità di sanzioni contro la Russia: « È diventa davvero un elemento che cambia sul serio l’atteggiamento politico della Russia alla crisi? È ancora una questione aperta, e la risposta si trova esclusivamente nelle mani delle autorità russe. Ma abbiamo bisogno di una risposta a questa domanda prima di andare avanti» ha detto al Guardian. Il giornale Kurier, ha detto che il ministro europeo ha dichiarato la necessità di “riavviare” i rapporti con Mosca. «La Russia è un paese strategicamente importante, ma ora non è un partner strategico. La Russia è responsabile della sicurezza nel sud-est dell’Ucraina. Un passo positivo sarebbe il ripristino del partenariato strategico con la Russia» ha detto l’Alto rappresentante dell’Unione europea. Ma al termine dell’intervista il suo addetto stampa ha voluto chiarire che la traduzione di quanto detto da Mogherini non era corretta. Il giornale ha dovuto are un un post scriptum in si diceva che l’intervista è stata realizzata prima della nomina al nuovo incarico Mogherini. Ma la testata austriaca non l’ha fatto. Dal’altronde l’Italia è abituata a ragionare in termini di autonomie locali, basta pensare al Trentino Alto Adihge, Friuli Venezia Giulia, Sicilia, Sardegna. Ciò non vuol dire minare alla sovranità nazionale. Di certo la questione è delicata e come tale va trattata. 

Nel mese di settembre, la Verkhovna Rada ha adottato la legge sullo status speciale di Donbass. Secondo lui, da parte delle regioni di Donetsk e Lugansk prendere accordi speciali per il periodo di controllo di tre anni. Tuttavia, nel mese di novembre, il Presidente dell’Ucraina Petro Poroshenko ha annunciato la possibile abrogazione della legge. E nel contratto di coalizione, firmato alla fine della scorsa settimana dalle fazioni Rada, non contengono alcuna proposta di autonomia o di decentramento del potere, né lo status della lingua russa. La situazione preoccupa le autorità russe, che credono che questo porterà ad una ulteriore escalation del conflitto. Allo stesso tempo, a Mosca, ha sottolineato che la Russia non intende prendere in consegna le regioni orientali dell’Ucraina e insistere soltanto sulla necessità di rispettare i loro diritti e le libertà.