DOMINOEVERGRANDE. China Evergrande si batterà contro la liquidazione

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Il gruppo cinese Evergrande ha confermato il 28 giugno di volersi opporre “vigorosamente” a una causa che mira a liquidare la società, che è il costruttore più indebitato al mondo. Evergrande ha confermato l’archiviazione da parte della holding di investimento Top Shine Global Ltd di Hong Kong, per non aver adempiuto a un obbligo finanziario di 862,5 milioni di dollari di Hong Kong, pari a 109,91 milioni di dollari Usa, ma ha insistito sul fatto che la mossa non influirà sulla sua ristrutturazione.

Lo sviluppatore ha oltre 300 miliardi di dollari di debiti e l’anno scorso è andato in default sul suo debito offshore. L’azienda prevede di annunciare un piano di ristrutturazione preliminare – il revamping del debito offshore – entro la fine di luglio, riporta AF.

In un documento depositato in borsa il 28 giugno, l’azienda ha dichiarato che, in caso di liquidazione, qualsiasi cessione di beni direttamente detenuti, compresi gli attivi e le azioni, sarebbe nulla a meno che il tribunale non conceda un ordine di convalida. In tal caso, qualsiasi trasferimento di azioni da parte di azionisti o potenziali investitori a partire dal 24 giugno, data di presentazione dell’istanza, sarebbe nullo.

Le contrattazioni delle azioni di Evergrande sono state sospese dal 21 marzo perché l’azienda non è stata in grado di pubblicare i risultati finanziari in tempo e perché Evergrande Property Services Group Ltd ha dichiarato di stare indagando su come le banche abbiano sequestrato 13,4 miliardi di yuan, cioè 2,00 miliardi di dollari Usa, in depositi che erano stati messi a garanzia di garanzie di terzi.

Il 27 giugno, un dirigente di Top Shine ha dichiarato che la sua azienda ha presentato la petizione perché Evergrande non aveva rispettato l’accordo di riacquisto delle azioni acquistate in Fangchebao, il mercato immobiliare e automobilistico online di Evergrande.

Il dirigente ha dichiarato che Top Shine ha acquistato lo 0,46% di Fcb (Fangchebao) per 750 milioni di dollari di Hong Kong nel marzo dello scorso anno in vista di un’offerta pubblica iniziale e che Evergrande ha accettato di riacquistare le azioni con un premio del 15% se l’Ipo non si fosse concretizzata entro l’8 aprile 2022.

Lucia Giannini