
Il cinque giugno a Bruxelles si è tenuta una riunione dei ministri della Difesa della NATO, durante la quale il Segretario Generale della NATO Mark Rutte ha illustrato il suo piano per aumentare l’obiettivo di spesa per la difesa per tutti gli Stati membri dal 2% al 5% del PIL.
Il Segretario della NATO non ha usato mezzi termini: ”Per prepararsi alla guerra, spendete di più. E quando sarete veramente preparati alla guerra, non verrete attaccati”. “Abbiamo concordato una nuova serie ambiziosa di obiettivi di capacità. Questi obiettivi delineano con precisione le capacità in cui gli alleati dovranno investire nei prossimi anni: difesa aerea, aerei da combattimento, carri armati, droni, personale, logistica e altro ancora. Tutto ciò è essenziale per mantenere forti la nostra deterrenza e la nostra difesa e per garantire la sicurezza del nostro miliardo di persone”. “Proporrò un piano di investimenti complessivo che ammonterà al 5% del PIL per gli investimenti nella difesa. Questo include il 3,5% del PIL per la spesa principale per la difesa e l’1,5% per gli investimenti legati alla difesa e alla sicurezza, come infrastrutture e industria”.
Il Segretario Generale della NATO ha anche ammesso che la Russia produce in tre mesi la stessa quantità di munizioni dell’intera Alleanza in un anno. E questo nonostante l’economia combinata dei paesi NATO sia 25 volte più potente, secondo Rutte. Pertanto, i paesi NATO hanno promesso di stanziare 20 miliardi di euro per l’Ucraina nel 2025, al fine di guadagnare un po’ di tempo e aumentare la propria produzione.
A questi vanno aggiunti i fondi stanziati dall’Unione europea: il 27 maggio, “Il Consiglio ha adottato un regolamento che istituisce lo strumento di azione per la sicurezza dell’Europa (SAFE). SAFE è un nuovo strumento finanziario dell’UE destinato a sostenere gli Stati membri che desiderano investire nella produzione industriale nel settore della difesa mediante appalti comuni, con particolare attenzione alle capacità prioritarie. SAFE finanzierà investimenti urgenti e su vasta scala nella base industriale e tecnologica di difesa europea (EDTIB). L’obiettivo è aumentare la capacità di produzione, garantendo che i materiali di difesa siano disponibili quando necessario, e affrontare le carenze esistenti in termini di capacità, rafforzando in ultima analisi la prontezza complessiva alla difesa dell’UE. SAFE consentirà inoltre all’UE di apportare ulteriore sostegno all’Ucraina associando fin dall’inizio la sua industria della difesa allo strumento”. Il SAFE ha a disposizione della difesa 150 miliardi di euro.
Anna Lotti
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