Il governo della Danimarca ha proposto un’ampia gamma di tagli fiscali che riguarderà tutte le fasce di reddito, per rendere più conveniente risparmiare per la pensione e ridurre i prelievi sulle automobili.
La coalizione di centro-destra del primo ministro Lars Lokke Rasmussen vuole ridurre l’onere fiscale del paese di 23 miliardi di corone pari a 3,7 miliardi di dollari, con le misure proposte da mettere in atto fino al 2025, secondo una dichiarazione ufficiale ripresa da Bloomberg. L’amministrazione ha inoltre affermato di “monitorare” la presenza delle società per garantire che la Danimarca rimanga competitiva con i suoi partner commerciali.
«Con questa proposta, stiamo affrontando una serie di sfide concrete. Stiamo aumentando i guadagni associati al lavoro, stiamo rendendo più attraente lavorare di più e stiamo assicurando che è più utile risparmiare per la pensione», ha dichiarato il ministro delle Finanze Kristian Jensen.
L’economia danese è in rapida crescita e ha spinto il tasso di disoccupazione al 3,5 per cento, creando però una serie di preoccupazioni per le potenziali scarsità di manodopera; inoltre anche l’invecchiamento della popolazione sta pesando sulle casse dello stato. L’aumento dell’immigrazione non è ritenuto una valida alternativa a causa dell’opposizione del partito popolar-nazionalista danese, dal cui sostegno dipende il governo in parlamento, e quindi l’opzione degli incentivi finanziari resta la strategia preferita.
Incoraggiando più persone a lavorare, il governo si aspetta di generare maggiori entrate attraverso fonti quali l’imposta sul valore aggiunto, ha detto Jensen: «C’è ancora spazio per la crescita della spesa pubblica e spazio per dare priorità, come fa questo governo, al benessere per i danesi (…) Questo non è un gioco a somma zero tra le tasse e il benessere,», ha detto Jensen.
La Danimarca vanta il più alto carico fiscale del pianeta rispetto al prodotto interno lordo; le entrate vengono utilizzate dallo stato per assicurarsi che i danesi dispongano di un accesso universale all’educazione gratuita, agli ospedali, alla cura per i bambini e gli anziani. Con la proposta del governo, i Danesi avranno davanti un onere fiscale che scenderà a circa il 44 per cento dall’attuale 47.
Graziella Giangiulio