Daesh, ritorna la battaglia di logoramento

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L’unica macchina di Daesh che continua a funzionare alla perfezione è quella comunicativa che sta dietro al Naba, settimanale dello Stato Islamico, e che da quando è in carica il portavoce Daesh Abu Hamza al Qurayshi ha registrato un leggero restyling della grafica e ha diviso i fatti in accadimenti settimanali, piuttosto che come in precedenza essere suddivisa per aree regionali. 

L’unica variabile, ora, inserita nel settimanale è dunque la prima pagina che spetta sempre all’evento sensazionale a cui poi spesso si lega l’editoriale di pagina tre. Editoriale, numero 298, edito regolarmente il sei agosto, di grande importanza visto che torna in auge la campagna mediatica della “Battaglia di Logoramento”. 

Dalle parole dell’Editoriale si evince che la vendetta per quanto successo ad al Baghuz ovvero la sconfitta di Daesh in Siria, registrata tra febbraio-marzo 2019, è avvenuto, o meglio sta avvenendo nella provincia del Centro Africa che per Daesh corrisponde all’area della RDCongo e Mozambico e West Africa: Nigeria, Ciad, Camerun e parte del Niger. 

ISIS intende in queste aree instaurare la legge della Sharia e passare al controllo territoriale dopo aver preso aree ai governi nazionali.

Nelle prossime settimane dunque ci si aspetta un incremento degli attacchi e, laddove possibile, alleanze con tribù locali per iniziare a dare via a scuole, tribunali e raccolta della zakat. Nel mese dello Ramadan 2021 abbiamo visto reportage Daesh dalla Nigeria che mostravano la distribuzione della Zakat . Reportage che rischiamo di vedere sempre più spesso se non si interviene nell’area. 

Daesh si stabilisce, almeno idealmente, in Africa dando vita alla Umma isalmica, secondo i parametri Daesh. Inoltre, ISIS, sta invitando, via social media a compiere l’Egira in Africa e la campagna è rivolta soprattutto ai francesi dispersi nelle varie aree delle regioni in cui si combatte per conto di Daesh. In Africa ora servono: formatori, addestratori, maestri e avvocati. Le maestranze.

Graziella Giangiulio & Antonio Albanese