CUBA. Nella nuova costituzione scompare il comunismo

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Il governo cubano, per la prima volta, ha pubblicato in formato cartaceo e digitale il testo completo della proposta di nuova costituzione, che comprende importanti cambiamenti sociali ed economici a partire dal 31 luglio. Correos de Cuba, il servizio postale cubano, metterà in vendita nei suoi punti di distribuzione circa 600.000 copie del progetto al prezzo di 1 peso, riporta l’agenzia di stampa cubana Prensa Latina. Il documento sarà disponibile anche sulla pagina web del Parlamento nazionale e sui siti web dei media statali. 

Il progetto della nuova Carta nazionale di Cuba, che comprende 224 articoli, è già stato approvato dal legislatore cubano. Nel nuovo documento si notano dei cambiamenti economici di diversa natura, tra cui l’eliminazione del termine “comunismo” e l’incorporazione delle riforme economiche dell’ex presidente Raul Castro negli ultimi dieci anni a favore di un socialismo sostenibile con la proprietà privata, oltre a riconoscere la necessità di promuovere gli investimenti stranieri sull’isola. 

In ambito sociale, il documento include la ridefinizione del matrimonio come “unione tra due persone”, una mossa che apre le porte alla legalizzazione delle unioni omosessuali, una delle principali richieste della comunità locale della Lgtb. 

Più limitati sono i cambiamenti che la nuova costituzione imporrà alla sfera politica, dove il “carattere socialista del sistema politico e sociale” dell’isola sotto il Partito Comunista di Cuba come “forza dominante superiore” rimarrà intatto.

Il testo sarà sottoposto a consultazione popolare tra il 13 agosto e il 15 novembre in un processo che comprenderà più di 135.000 incontri nei luoghi di lavoro, nelle scuole e tra gli espatriati. Una volta completata questa fase, il testo tornerà in Parlamento e, infine, la versione definitiva della Carta sarà sottoposta a un referendum pubblico per l’approvazione finale da parte dei cittadini, riporta Efe.

Luigi Medici