Gli Stati Uniti hanno annunciato che avrebbero continuato a mantenere il personale al minimo presso la loro ambasciata a Cuba a causa di presunti attacchi sanitari che colpiscono il personale diplomatico. Il Dipartimento di Stato, riporta Efe, ha detto che l’ordine emanato a settembre 2017 che prevede la partenza dei dipendenti non necessari del governo degli Stati Uniti è scaduto, ma che un «nuovo piano sul personale permanente» avrebbe avuto effetto dal 5 marzo.
«L’ambasciata continuerà ad operare con il personale minimo necessario per svolgere le funzioni diplomatiche e consolari essenziali, simile al livello di personale di emergenza mantenuto fino ad ora» si legge nella dichiarazione.
Il 29 settembre 2017, il Dipartimento di Stato ha ordinato la partenza del personale non necessario assegnato all’Ambasciata degli Stati Uniti all’Avana, dicendo che la decisione era necessaria, perché 21 dipendenti diplomatici avevano «subito una serie di lesioni da attacchi di natura sconosciuta (…) Gli individui colpiti hanno mostrato una serie di sintomi fisici, tra cui disturbi dell’orecchio, perdita dell’udito, vertigini, cefalea, stanchezza, problemi cognitivi e difficoltà a dormire».
Gli Stati Uniti hanno anche espulso 17 diplomatici cubani da Washington e hanno consigliato ai cittadini americani di non recarsi nell’isola, anche se un’indagine congiunta, con la partecipazione del Fbi all’Avana, non ha trovato alcuna prova che le malattie fossero causate da atti ostili: «Non abbiamo ancora risposte definitive sulla fonte o la causa degli attacchi, e un’indagine sugli attacchi è in corso», ha detto il Dipartimento di Stato.
Le relazioni bilaterali si sono indebolite perché Washington accusa il governo cubano di sapere chi ha perpetrato i presunti attacchi tra novembre 2016 e agosto 2017 e di non aver fatto nulla in risposta. Il governo cubano nega le accuse. Il Dipartimento di Stato ha detto simili attacchi “acustici” sono durati mesi. Il 9 gennaio, il Fbi ha detto che gli investigatori stavano anche studiando altre cause potenziali, tra cui la possibilità di un attacco virale, dopo che dei turisti avevano manifestato gli stessi sintomi.
Maddalena Ingrao