La Cina considera l’Organizzazione del Trattato di Sicurezza Collettiva, Csto, il principale meccanismo di sicurezza militare nella Comunità degli Stati Indipendenti, Csi, ed è pronta a sviluppare la cooperazione con essa, ha detto lo scorso fine settimana, il presidente del Comitato permanente dell’Assemblea nazionale del popolo cinese Li Zhanshu.
«Crediamo che la Csto sia il meccanismo principale della sicurezza militare nella Csi, gioca un ruolo significativo nel promuovere e garantire la stabilità e la sicurezza regionale. Siamo pronti a continuare a sviluppare la cooperazione con questa organizzazione», ha detto durante un incontro online con la presidente della camera alta del parlamento russo Valentina Matvienko.
La Csto, fondata nel 1992, unisce Armenia, Bielorussia, Kazakistan, Kirghizistan, Russia e Tagikistan; la Russia detiene attualmente la presidenza a rotazione dell’alleanza. Si tratta di un’alleanza militare che ha mostrato le sue capacità operative intervenendo durante il recente tentativo di golpe in Kazakhstan.
In precedenza la vicinanza tra Pechino e l’organizzazione militare di stampo russo era stata ribadita durante un incontro ai massimi livelli tra Vladimir Putin e Xi Jinoping nel dicembre dello scorso anno, nel quadro della stretta partnership tra i due paesi che alla luce della crisi ucraina sta mettendo a dura prova il regime di sanzioni imposto dall’Occidente.
Il 15 dicembre 2021, la Tass riportava che la Cina prevedeva di espandere la cooperazione con la Russia e i paesi membri dell’Organizzazione del Trattato di Sicurezza Collettiva per sostenere la sicurezza nella regione. Era questo il concetto espresso dal presidente cinese Xi Jinping durante una videochiamata con il presidente russo Vladimir Putin. «La parte cinese intende continuare a sviluppare una cooperazione flessibile e diversificata con la Russia e i paesi membri del Csto e sostenere la sicurezza e la stabilità nella regione», si leggeva in un comunicato del ministero degli Esteri cinese.
In quell’occasione, i colloqui tra i leader dei due paesi sono durati circa un’ora e mezza, e stando al Cremlino, i due politici hanno discusso «letteralmente tutte le questioni urgenti e importanti» che vanno dalle garanzie di sicurezza per la Russia in Europa alla creazione di nuove alleanze nella regione Asia-Pacifico. Putin e Xi Jinping hanno anche parlato di relazioni bilaterali e di incontri futuri.
Maddalena Ingrao