Crisi globale e shadow banking

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UE – Bruxelles. Lo shadow banking, accusato di aggravare la crisi finanziaria globale, è cresciuto fino ad arrivare, a livello globale, nel 2011,  a 67 trilioni di dollari. 

Un rapporto del Financial Stability Board (Fsb) sembra confermare i timori sorti tra i responsabili delle politiche economiche secondo cui il “sistema bancario ombra” è pronto a eguagliare nuovi traguardi, quale che sia l’inasprimento netto regolamentare attorno banche tradizionali e le attività bancarie.

Il Fsb, una task force formata da esperti delle 20 migliori economie di tutto il mondo, ha chiesto anche un maggiore controllo regolamentare del “sistema bancario ombra”. «Il Fsb è del parere che l’approccio delle autorità allo shadow banking deve essere un target prioritario (…) L’obiettivo è quello di garantire che il sistema bancario ombra sia oggetto di adeguato controllo».

I funzionari della Commissione europea a Bruxelles concordano in un maggiore controllo per prevenire il ripetersi della crisi finanziaria che ha rovinato il sistema bancario nel corso degli ultimi cinque anni e scosso la zona euro.

Lo studio del Fsb ha mostrato che il volume d’affari dello shadow banking in tutto il mondo è più che raddoppiato: fino al 2007, cioè prima che colpisse la crisi, si trattava di una cifra pari a 62 miliardi di dollari.

Ma la dimensione del sistema nel suo complesso è cresciuta a 67 trilioni di dollari nel 2011, ben più della produzione economica totale di tutti i Paesi interessati nello studio Fsb. L’attività degli hedge fund e di società di private equity sono spesso citati come esempi di sistema bancario ombra, ma il termine comprende anche i fondi di investimento, i fondi del mercato monetario e anche imprese ricche di liquidità che investono in titoli di Stato comprandoli dalle banche, che a loro volta li usano come sicurezza durante l’assunzione di credito da parte della Banca centrale europea.

Per l’uomo che ha coniato il termine, Paul McCulley, lo shadow banking è  «La somma indistinta dei levered up non bancari e i loro condotti, veicoli e strutture di investimento”, come gli strumenti di investimento speciale che sono stati incolpati  della crisi finanziaria.

Gli Stati Uniti hanno il più grande sistema bancario ombra, ha detto il Fsb, con un patrimonio di 23 miliardi di dollari nel 2011, seguita dalla zona euro – con 22 miliardi dollari e il Regno Unito, con 9 miliardi di dollari.

La quota Usa è diminuita negli ultimi anni, secondo i dati Fsb, mentre la quota del Regno Unito e dell’area euro sono aumentate.

Il Fsb raccomanda controlli migliori, anche se avverte che le riforme bancarie del sistema ombra dovrebbero essere gestite con attenzione perché il settore può rivelarsi anche una fonte di credito per imprese e consumatori. La Commissione europea dovrebbe proporre norme a livello dell’Ue per il settore bancario ombra il prossimo anno.