Rinnovabili, investimenti in calo

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STATI UNITI – Washington D.C. 23/6/2013. Nel 2012 gli investimenti mondiali in energie rinnovabili sono stati inferiori del 12% rispetto all’anno precedente. È quanto emerge dal Global Trends in Renewable Energy Investment, redatto dal Programma ambientale dell’Onu (Unep) sulla base di analisi e dati di Bloomberg New Energy Finance (Bnef), e dal REN21 Renewables 2013 Global Status Report.

 I due rapporti, infatti, evidenziano come gli investimenti nel 2012 si sono fermati a 244,4 miliardi di dollari a fronte dei 279 del 2011. Tale calo è spiegabile con la difficile congiuntura economica, la riduzione dei prezzi degli impianti, soprattutto eolici e solari, le incertezze normative nel settore, unitamente alla riduzione dei programmi di incentivazione e ad un quadro politico instabile che ha caratterizzato e caratterizza buona parte dei paesi più industrializzati.

Le due analisi rilevano che l’Unione Europea ha penalizzato gli investimenti dedicati alle tecnologie energetiche pulite con un meno 25% (13,4 miliardi di dollari) rispetto al 2011. Nella stessa Ue spiccano i risultati negativi della Spagna, con una flessione del 68%, e dell’Italia, che con un calo del 51%, pari a 14,7 miliardi di dollari, nel 2012 è passata dal quarto al sesto posto nella classifica delle nazioni del G-20. Meno consistenti, ma pur sempre significativi, si sono rivelati i risultati conseguiti dalla Francia (-35%), dalla Germania (-27%) e dal Regno Unito (-17%).

La crisi degli investimenti nelle rinnovabili ha interessato anche gli Stati Uniti (-32%) e, soprattutto, l’India, dove il calo è stato addirittura del 44%. La Cina, di contro, con un esborso totale di quasi 68 miliardi di dollari, ha aumentato del 20% gli investimenti, consolidano la propria posizione come operatore dominante del mercato delle energie rinnovabili a livello mondiale. 

 Tra i pochi paesi che nel 2012 hanno incrementato la propria “spesa” relativamente alle FER c’è il Giappone, dove il programma di sovvenzioni adottato sulla scia del disastro nucleare di Fukushima ha portato ad una crescita del 75%. Tuttavia anche Sud Africa, Marocco, Messico, Cile, Kenya e Medio Oriente stanno sempre più recitando un ruolo da protagonisti sulla scena energetica sostenibile, a testimonianza del fatto che il settore dell’energia pulita sta cambiando dal punto di vista geografico e tecnologico a seguito dell’emergere di nuovi mercati. I paesi emergenti hanno, infatti, continuato il loro rapido sviluppo arrivando ad investire, nel solo 2012, 112 miliardi di dollari e riducendo, così, al 18% il gap con le nazioni industrializzate.

A fronte del calo degli investimenti, comunque più contenuto rispetto alle previsioni, il 2012 ha registrato, con 1.470 GW (+8,5% rispetto all’anno prima), un nuovo record in termini di installazione di capacità rinnovabile. Tale valore rappresenta circa la metà del totale delle potenza installata a livello mondiale ed è in larga parte dovuta all’”effetto scia” degli investimenti del 2011. Per ciò che concerne l’eolico, ad esempio, secondo le ultime ricerche del Global Wind Energy Council (GWEC), nel 2012 sono stati installati 44.800 nuovi MW (+19% rispetto al 2011) che hanno portato a 282.500 MW la potenza eolica complessiva a livello mondiale. Rilevante, sebbene inferiore rispetto all’eolico, è stato anche il tasso di crescita del fotovoltaico. Per l’IHS iSupply, la capacità solare complessivamente installata nel 2012 è stata di 31.400 MW, con un incremento del 14% sull’anno precedente.

È altresì vero che gli effetti del rallentamento degli investimenti registrato nel 2012 si stanno già avvertendo nell’anno in corso. Nel primo quadrimestre del 2013, infatti, secondo un report di Bloomberg, gli investimenti in produzione e tecnologie rinnovabili sarebbero scesi del 22% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Le cause vanno ricercate, ancora una volta, nell’instabilità economica e nell’incertezza politica che affliggono molti i paesi occidentali e che non favoriscono la spesa nei servizi, nell’innovazione e nelle infrastrutture green.