Cresce il settore manifatturiero cinese

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CINA – Pechino. A dicembre 2012, l’attività del settore manifatturiero della Cina ha registrato il tasso di crescita più veloce dal maggio 2011.

Il Purchasing Managers’ Index (Pmi) della Hsbc è passato a 51,5 nel mese di dicembre, ben al di sopra del preliminare di 50,9 pubblicato a metà del mese e quella finale di novembre pari a 50.5. Un’indagine complementare, svolta a dicembre 2012 dal Ufficio nazionale cinese di statistica, in pubblicazione agli inizi di gennaio, dovrebbe mostrare simili indici nelle capacità del settore manifatturiera di Pechino con una previsione di 51 partendo da 50,6 di novembre, registrando il ritmo di crescita più veloce in otto mesi.

Il Pmi Hsbc è salito sopra 50, linea ideale che segna il passaggio tra l’accelerazione e il rallentamento nella crescita, nel mese di novembre 2012 per la prima volta in più di un anno.

Un sotto indice relativo ai nuovi ordini ha lasciato ancora più spazio per l’ottimismo: è salito a 52,9, il livello più alto dal gennaio 2011.

Il quadro di miglioramento economico sembra legato principalmente ad un’incremento della domanda interna, in quanto il settore delle esportazioni continua a confrontarsi con un rallentamento dell’export nei principali mercati.

La Cina è sulla buona strada per raggiungere una crescita del 7,7 per cento nel 2012, secondo le previsioni contenute in un’analisi effettuata dalla Reuters:si tratta del più lento tasso di crescita dal 1999.

Pur restando al di sopra delle altre economie più importanti del mondo, quello del 2012 è al di sotto della crescita “standard” del 10 per cento annuo registrato per la maggior parte degli ultimi 30 anni.

Il governo finora ha basato la sua azione nel combattere la peggiore crisi che la Cina ha dovuto affrontare dopo la crisi finanziaria globale 2008-09, evitando di ripetere il pacchetto di stimolodi 4 miliardi di yuan (640 miliardi di dollari) lanciato allora.

Le misure utilizzate stavolta sono state volte a promuovere la crescita, iniettando liquidità nel sistema finanziario attraverso operazioni nel mercato monetario e accellerando l’approvazione di progetti infrastrutturali.

Tuttavia, mentre il governo di Pechino si è impegnato a proseguire nei rigorosi controlli sul mercato degli immobili, i prezzi dei terreni sono lievitati in molte regioni tagliando fuori ampie fasce della popolazione. Il settore immobiliare in Cina sostiene direttamente più di 40 industrie.

Il vice ministro delle Finanze cinese, Li Yong, il 26 dicembre 2012, ha messo in guardia sui crescenti rischi nel settore bancario e sulla pressione relativa sulle entrate statali nel 2013.