COREA DEL SUD. Seul prevede nuove provocazioni di Kim Jong Un

184

La Corea del Nord è vicina al completamento di un altro test nucleare o al lancio di altri missili, o a entrambi, nonostante il lockdown nazionale dovuto alla rapida diffusione della variante Omicron, secondo il National Intelligence Service sudcoreano. Durante un incontro a porte chiuse con i membri del Comitato di Intelligence dell’Assemblea Nazionale, il 19 maggio, i funzionari del Nis hanno affermato che la Corea del Nord si sta preparando per la prossima serie di provocazioni.

Per i servizi sudcoreani, il prossimo test del Nord è semplicemente una questione di tempo: «Sono all’ultimo stadio del lancio di missili e di un test nucleare (…) non sarebbe una sorpresa se altri missili venissero lanciati o se venisse condotto un altro test nucleare in qualsiasi momento», riporta Korea Times.

Le nuove azioni nordcoreane potrebbero essere effettuate durante la visita del Presidente degli Stati Uniti Joe Biden in Corea del Sud. Il presidente americano arriverà a Seul il 20 maggio per un vertice con il presidente Yoon Suk-yeol. Biden lascerà Seul il 22 maggio per recarsi in Giappone per un vertice del Quad. Si presume che possano essere lanciati missili balistici intercontinentali.

In precedenza, la Casa Bianca ha confermato che la Corea del Nord era pronta ad un’altra provocazione, prima o poi. Il consigliere per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti, Jake Sullivan, aveva dichiarato lo scorso mercoledì che «le nostre informazioni riflettono la reale possibilità che ci sia un ulteriore test missilistico, incluso un test missilistico a lungo raggio, o un test nucleare, o francamente entrambi, nei giorni che precedono, durante o dopo il viaggio del presidente Biden nella regione (…) Ci stiamo preparando per tutte le eventualità, compresa la possibilità che una tale provocazione si verifichi mentre siamo in Corea del Sud o in Giappone».

Per quanto riguarda la diffusione del Covid-19 in Corea del Nord, l’agenzia di intelligence della Corea del Sud ha dichiarato che si prevede che il Nord vedrà il picco di diffusione del virus a fine maggio o inizio giugno. L’agenzia ha dichiarato che c’è stato un cambiamento nel Nord riguardo alla percezione del vaccino Covid-19: «In precedenza, il regime nordcoreano era negativo nei confronti delle vaccinazioni, in quanto rivelava sfiducia nell’efficacia dei vaccini per prevenire le infezioni. Ma questa posizione sembra essere cambiata, dato che il 17 maggio il giornale Rodong Sinmun ha riferito che la vaccinazione Covid può prevenire l’infezione».

La Corea del Nord non ha ancora risposto all’offerta di assistenza umanitaria della Corea del Sud, compresi i farmaci, aggiungendo che questo sembra significare che hanno rifiutato l’offerta perché il Nord sta cercando di appiattire la curva con l’assistenza medica della Cina.

Secondo l’agenzia di intelligence, il Covid-19 in Corea del Nord ha iniziato a diffondersi a livello nazionale dalla fine di aprile. Tuttavia, i dati della Corea del Nord sui pazienti con “febbre” includono una grande quantità di persone affette da malattie trasmesse dall’acqua, come la pertosse, il morbillo e il tifo, in quanto tali malattie erano già dilaganti in quel Paese prima del Covid-19, e che l’Omicron ha solo peggiorato le cose, in quanto ha iniziato a diffondersi alla fine di aprile dopo una parata militare nazionale.

Luigi Medici