COREA DEL SUD. Pyongyang non mentiva: i missili di Kim arrivano sugli USA

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Il Comando americano in Corea del Sud, Usfk, ha fatto la sua prima valutazione ufficiale dell’Icbm nordcoreano nel 2019 Strategic Digest, un rapporto annuale pubblicato dall’Usfk e dal Comando delle Nazioni Unite e dal Comando delle Forze Combinate. La Corea del Nord aveva detto per la prima volta che il potente missile balistico intercontinentale Hwasong-15 poteva colpire obiettivi in qualsiasi punto degli Stati Uniti continentali, con una portata stimata di quasi 13.000 km, riporta Japan Times. Dopo il primo e unico lancio dell’Hwasong-15, Pyongyang ha sostenuto che il missile può trasportare una «testata nucleare in grado di colpire l’intera terraferma degli Stati Uniti». Il missile aveva volato per 53 minuti, raggiungendo un’altitudine di circa 4.500 km prima di scendere e atterrare nella zona economica esclusiva del Giappone, percorrendo una distanza di 960 km dal punto di lancio. 

L’Icbm nordcoreano, testato dall’esercito nel novembre 2017, riporta Sputnik, si dice che abbia una gittata stimata di 12.875 km dandogli la capacità teorica di colpire gli Stati Uniti da costa a costa. Una fonte militare citata da Chosun Ilbo afferma che la stima delle Forze statunitensi e coreane si basava su «un’analisi completa dei dati di intelligence raccolti dai satelliti, aerei e sorveglianza radar» dei recenti sforzi di test missilistici della Corea del Nord.

Il 2019 Strategic Digest conferma le precedenti affermazioni dei media nordcoreani sulle capacità e la portata degli Hwasong-15. A seguito del lancio del test del novembre 2017, la Korean Central News Agency aveva riferito che il missile avrebbe potuto colpire «l’intera terraferma degli Stati Uniti», e potrebbe essere «caricato con una testata pesante super-grande» di peso non rivelato.

I servizi segreti statunitensi e sudcoreani devono ancora confermare se l’Hwasong-15 può essere dotato di un carico utile nucleare, anche se si presume che sia in grado di trasportare una testata di 1.000 kg di peso, e possibilmente dotata della capacità di trasportare più testate contemporaneamente.

Anche l’Hwasong-14, un altro ICBM nordcoreano testato a metà del 2017, è stato menzionato nel rapporto, e si dice che è in grado di raggiungere “la maggior parte” del continente americano, data la sua portata di oltre 10.000km.

Il 2019 Strategic Digest ha, tra le altre cose, evidenziato anche la cospicua assenza di un vertice tra il Nord e il Giappone, ma ha detto che «un incontro con Tokyo è previsto in futuro». Nelle ultime settimane, i media statali nordcoreani, tuttavia, hanno descritto la possibilità di un incontro tra Kim e il primo ministro Shinzo Abe come sempre più remota. Il Rodong Sinmun, giornale ufficiale del partito di Kim Jong Un, ha bollato la politica di Abe come «ridicola di un nano politico che non ha la capacità di afferrare adeguatamente la realtà».

Lucia Giannini