COREA DEL SUD. Nuovi risarcimenti alle imprese di Kaesong

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La Corea del Sud ha detto che aumenterà i risarcimenti alle centinaia di aziende nazionali che hanno subito enormi perdite derivanti dalla sospensione degli investimenti nei progetti intercoreani a causa di tensioni politiche. 

Secondo il ministero dell’Unificazione, il governo prevede di offrire 66 miliardi di won alle 124 imprese che gestivano le fabbriche nel Complesso Industriale di Kaseong e a circa 140 subappaltatori. «La misura è intesa a soddisfare la responsabilità dello Stato per quelle aziende che hanno sofferto impreviste battute d’arresto degli affari a causa di un cambiamento nelle decisioni politiche del governo», recital comunicato ministeriale  ha detto il ministero in una dichiarazione, riporta Yonhap.

Sono stati distribuiti già 517,3 miliardi di won in risarcimenti per le imprese, con una decisione presa poco dopo la chiusura della zona industriale all’inizio dello scorso anno. All’epoca, l’Amministrazione conservatrice di Park Geun-hye chiuse il complesso, una volta un segno di cooperazione economica intercoreana, in risposta al quarto test nucleare del Nord. 

Un’associazione di imprese locali, che produceva per lo più beni ad alta intensità di lavoro come vestiti e utensili, sostiene di aver subito più di 1,5 trilioni di miliardi di perdite. Tuttavia, sulla base di un’indagine condotta dal governo, il danno stimato è stato stimato pari a 786,1 miliardi.

Con il sostegno supplementare, ha detto il ministero, il 74,2 per cento dei danni saranno coperti, aggiungendo che non vi saranno ulteriori compensazioni statali. Il ministero ha anche annunciato piani per aiutare le imprese locali, coinvolte in altri progetti di business intercoreano, che hanno subito perdite dal blocco 2008 al programma di tour del Monte Kumgang e le sanzioni economiche bilaterali 2010 su Pyongyang, noto come la misura del 24 maggio.  Rappresenterebbe il primo sostegno finanziario diretto del governo a tali imprese. Hanno subito battute d’arresto anche le visite turistiche sul Monte Kumgang nel 2008 dopo l’uccisione di un turista sudcoreano da parte di un soldato nordcoreano.

Lucia Giannini