Spari al confine intercoreano del 38° parallelo. La Corea del Nord ha sparato più colpi di arma da fuoco contro un posto di guardia sudcoreano nella Zona smilitarizzata. Non ci sono state vittime o danni sul lato sudcoreano, ma i militari sudcoreani hanno risposto al fuoco. Non è chiaro cosa abbia causato l’incidente, che secondo Seul è iniziato alle 7:41 del mattino, ora locale del 3 maggio. Ore dopo l’incidente, i militari sudcoreani hanno detto che gli spari nordcoreani non erano intenzionali, riporta VoA.
Stando a Abc, il Segretario di Stato Mike Pompeo ha detto che gli spari erano da ritenersi “accidentali”, e ha aggiunto che «per quanto possiamo dire non ci sono state perdite di vite umane da entrambe le parti».
Nei rapporti tra le due Coree si stanno cercando nuove vie: l’Istituto coreano per la politica economica internazionale, Kiep, ritiene che Seul dovrebbe firmare un accordo di libero scambio con la Corea del Nord per accelerarvi le riforme e per aiutarla ad integrarsi nel mercato internazionale, riporta Yonhap.
L’Istituto, il 4 maggio, ha fatto questo suggerimento in un rapporto sulla cooperazione economica intercoreana, dicendo che un tale accordo creerà un ambiente per una stabile cooperazione economica transfrontaliera in mezzo alle sanzioni internazionali su Pyongyang: «La nuova cooperazione economica intercoreana dovrebbe mirare a sostenere la Corea del Nord per normalizzare le sue relazioni estere ed entrare nel regime internazionale (…) Sarà necessario concludere un Cepa (accordo di partenariato economico globale) intercoreano per creare un ambiente stabile di cooperazione economica intercoreana”.
Il think tank ha anche sottolineato la necessità per il Nord di normalizzare le relazioni estere in primo luogo, affermando che il successo della politica delle porte aperte in Paesi come il Vietnam e il Myanmar dipendeva dalla capacità di attrarre o meno capitali stranieri. «È improbabile che l’economia della Corea del Nord raggiunga la riforma e l’apertura senza l’abolizione delle sanzioni e la normalizzazione delle relazioni estere», ha aggiunto l’Istituto.
Nel frattempo, un’epidemia di febbre nella contea di Taehongdan, nella provincia di Ryanggang, sta creando timori per la diffusione di Covid-19 nella zona, riporta Daily NK. «Le autorità li chiamano semplici casi di febbre alta, ma i farmaci usati per curare le febbri non hanno alcun effetto (…) Le autorità sanitarie pubbliche della provincia di Ryanggang sono allarmate dalla diffusione della malattia, ma non sono state ancora prese contromisure adeguate», prosegue Daily Nk. Inoltre, gli abitanti del luogo ritengono che Covid-19 possa essere entrato nella contea di Taehongdan attraverso i contrabbandieri con la Cina.
Antonio Albanese