COREA DEL NORD. Siamo pronti per attaccare gli USA e a difenderci

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«Maggio è stato il mese della vittoria per la Rpdc con grandi eventi, notevoli nella storia della costruzione di un nucleo di potenza, ma è stato anche il mese di delusione per gli Stati Uniti e le sue forze vassalle afflitte da disperazione e agonia», riporta il Rodong Sinmun il 13 giugno ripreso dall’agenzia nordcoreana Kcna. L’editoriale nordcoreano risponde a James Mattis che ha rinnovato il suo allarme contro la minaccia nordcoreana contro gli Usa.

«Vari tipi di razzi balistici della Rpdc sono stati lanciati uno dopo l’altro per dimostrare in tutto il mondo che la Corea è pronta all’attacco e difesa. I razzi che hanno mostrato la dignità del paese in rapida crescita e il suo inesauribile potere nazionale sono prodotti del grande spirito di autocontrollo e di autogestione del popolo coreano che si è coraggiosamente affidato a calamità senza precedenti sotto le peggiori sanzioni delle forze ostili. Gli Stati Uniti e i gangster militari del burattino sudcoreano gridano e si lamentano miserabilmente come i perdenti, spaventati dai missili della Rpdc».

L’editoriale prosegue con le minacce: «I boati vittoriosi di maggio dimostrano in modo eloquente la giustizia della causa di costruire un potere nucleare della Rpdc che avanza secondo il calendario e la mappa indicata su due fronti e sull’inevitabilità della sua vittoria finale. Se gli Usa continueranno a sfidare la giusta causa della Rpdc, non tenendo conto della forza e della forte volontà della Rpdc, non potranno sfuggire all’attacco del nostro potente esercito rivoluzionario».

L’editoriale risponde a James Mattis che a Washington aveva ricordato che la Corea del Nord è la minaccia più urgente per la pace e la sicurezza del mondo. «Le azioni provocatori del regime, manifestamente illegali sotto il profilo del diritto internazionale, non sono diminuite nonostante le censure e le sanzioni delle Nazioni Unite», ha detto Mattis.

Il Pentagono ha chiesto un aumento di oltre 50 miliardi di dollari nel finanziamento della Difesa quest’anno per un totale di 639 miliardi di dollari. Il giorno successivo in contemporanea con l’uscita dell’articolo nordcoreano, a Tokyo, il sottosegretario di stato per gli Affari politici del Dipartimento di Stato, Thomas Shannon, ha risposto alle osservazioni di Mattis, ripreso dall’agenzia di stampa nipponica Kyodo e da quella sudcoreana Yonhap.

Shannon ha detto ai giornalisti dopo aver incontrato Shotaro Yachi, capo della segreteria del Consiglio di Sicurezza Nazionale del Giappone, che le attività nucleari e missilistiche della Corea del Nord la renderanno una «minaccia globale nel tempo»; ribadendo anche l’importante ruolo che la Cina può svolgere nel convincere Pyongyang non proseguire nel percorso nucleare.

Antonio Albanese