COREA DEL NORD. Seul apre al dialogo e Punggye-ri crolla

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Il rappresentante speciale per la pace e la sicurezza nella penisola coreana della Corea del Sud ha espresso la speranza il 31 ottobre di avere ampie discussioni con il suo omologo cinese sui modi per risolvere pacificamente lo stallo nucleare Corea del Nord.

Lee Do-hoon a Pechino ha incontrato il cinese Kong Xuanyou; all’inizio della giornata, i due paesi hanno annunciato che avrebbero lavorato per riprendere i loro scambi e la cooperazione dopo il blocco causato dal dispiegamento del Thaad. La Corea del Sud, poi, si è detta aperta ai colloqui con la Corea del Nord ancor prima che Pyongyang rinunci alle sue armi nucleari se il Nord mostrasse il suo impegno verso la denuclearizzazione, riporta Yonhap.

Inoltre, il ministro dell’Unificazione Cho Myoung-gyon ha anche detto in una audizione parlamentare che la Corea del Nord non sta attualmente mostrando alcuna intenzione di dialogare con gli Stati Uniti, anche se entrambe le parti sembrano esplorare la possibilità di colloqui. 

La Corea del Nord non ha fatto alcun test da più di un mese, dopo il lancio di un missile contro il Giappone il 15 settembre; un fatto che ha suscitato un cauto ottimismo sul possibile dialogo tra gli Washington e Pyongyang.

Il ministro sudcoreano ha detto che è troppo presto per dire che una tale pausa sia un segnale positivo, dicendo che il Nord è pronto a fare test in qualsiasi momento.

La pausa potrebbe anche essere stata causata dal crollo parziale dell’impianto militare sotterraneo nordcoreano usato per i test nucleari all’inizio di questo mese.

Il crollo si è verificato il 10 ottobre a Punggye-ri, vicino al confine cinese, riporta Yonhap. Il crollo si sarebbe verificato durante la costruzione di un tunnel sotterraneo.

Il sito di Punggye-ri si trova sotto il versante meridionale del Monte Mantap. Sarebbero stati i recenti test termonucleari effettuati nel sito a causare il crollo. Circa 100 persone sono rimaste intrappolate nel crollo iniziale, ha riferito Asahi TV, e altri 100 sono rimasti uccisi durante dei tentativi di salvataggio.

Si temono fuoriuscite nucleari. 

Antonio Albanese