COREA DEL NORD. Quanto costa a Pyongyang un test missilistico a settimana?

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«Condurremo ulteriori test missilistici su base settimanale, mensile e annuale», ha detto il vice ministro degli Esteri della Corea del Nord, Han Song-Ryol in una intervista alla Bbc, considerata come un nuovo colpo agli Stati Uniti.

Nonostante l’esibizione muscolare della parata di Pyongyang del 15 aprile, la Corea del Nord non aveva ancora provocato Washington conducendo un test nucleare o un test di missile balistico intercontinentale, riporta Global Times. Avrebbe potuto diventare un’opportunità per convincere le parti interessate a tornare al tavolo dei negoziati. Eppure l’occasione è stata compromessa in un batter d’occhio dal test missilistico nordcoreano fallito il 16 aprile e dall’ultima osservazione di Han.

«Di quanti soldi ha bisogno Pyongyang per dei test missilistici settimanali? Quanto tempo potrà la Corea del Nord continuare in queste attività di deterrenza?» si chiede il giornale cinese.

Sulla rete girano le cifre più strane: sul sito Quora, uno Stinger costa 38 mila dollari, un Lgm-118 Peacekeeper, si tratta di un Icbm, costa 70 milioni di dollari. Secondo l’Economist un singolo Tomahawk costa circa 1,5 milioni di dollari.

Se Pyongyang lancia una Tomahawk ogni settimana, deve spendere almeno 78 milioni di dollari in un’anno; ma quello indicato è solo il costo di produzione dei missili. Se si considerano i costi giornalieri di manutenzione, le spese di ricerca e sviluppo così come del combustibile, la cifra è al di là di ogni immaginazione.

Secondo la Cnn, i lanci di razzi della Corea del Nord sono costati 1,3 miliardi di dollari nel solo 2012; sempre nel 2012, il Cia World Factbook ha sottolineato che l’economia del paese valeva solo 40 miliardi di dollari.

Pyongyang ha due ragioni principali per lo sviluppo di armi nucleari e missili balistici: sa bene che un paese debole non ha diplomazia con cui parlare. Inoltre, è preoccupata per il possibile e imposto cambio di regime e tenta di acquisire sicurezza sulla comunità internazionale. Tuttavia, lo sviluppo di tecnologie nucleari e militari richiede grosse disponibilità di denaro e l’economia della Corea del Nord verrà trascinata in una corsa agli armamenti con Washington e Seoul.

La spesa fiscale di Pyongyang per lo sviluppo di armi nucleari e missili balistici è limitata, comunque, nonostante la sua politica di sviluppo congiunto del nucleare civile e militare.

L’unico modo per la Corea del Nord per sopravvivere, riporta il giornale cinese, e diventare più forte, è quello di sviluppare la sua economia, dando la priorità allo sviluppo economico e alla denuclearizzazione. Pyongyang non dovrebbe sperperare lo spazio strategico che le rimane.

Antonio Albanese