COREA DEL NORD. Pyongyang non vive il panico da guerra nucleare

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La penisola coreana è sull’orlo di una guerra nucleare, ma sembra esserci un unico posto dove non si respirano i venti di guerra: la Corea del Nord. È quanto riporta Sputnik Korea che racconta di una Pyongyang  immersa nelle  celebrazioni del 105° anniversario della nascita di Kim Il Sung, che vive una vita normale e che non si sta preparando ad una guerra nucleare con gli Stati Uniti.

I media della Corea del Nord cercano di non esasperare una situazione già difficile; i nordcoreani sembrano fiduciosi che il paese abbia davvero un mezzo affidabile di deterrenza nucleare, e che quindi la guerra non ci sarà.

La gente, come al solito, corre al lavoro, torna a casa per fare la spesa, fa ordinatamente la coda per prendere i mezzi pubblici, gira a piedi, e si gode il bel tempo di Pyongyang.

L’unico segno apparentemente bellicoso è la cartellonista del regime  su cui campeggiano frasi del tipo “cancelleremo gli Stati Uniti imperialisti dalla faccia della terra”. Ma questo tipo di cartelloni  non hanno la parte principale dell’interesse dei passanti, più preoccupati dalla realizzazione dei compiti del settimo Congresso del Partito, cioè ottenere la crescita radicale del tenore di vita di tutto il popolo.

Dopo le parate e le celebrazioni ufficiali e militari, gli stessi militari che poco prima marciavano al passo dell’oca si mescolano ai passanti e si godono l’atmosfera e la giornata. A spiccare tra la folla  sono proprio i “commando” della Corea del Nord, che allegramente passeggiano per le strade con ancora il camuffamento sul volto, mezz’ora dopo la fine della parata prima di tornare a casa rilassati.

Secondo quanto riporta Ria Novosti, dopo un’ora dalla parata in piazza ci sono solo pochi gruppi di persone che staccano sul paesaggio e gli uomini delle pulizie che eliminano l’immondizia, mentre la città torna al suo consueto ritmo di vita.

Anna Lotti